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Sconto immediato, credito d’imposta o cessione del credito: scopri come riottenere il 110% delle spese sostenute!

Come funziona il Superbonus 110%: la guida completa ai bonus

Tempo di Lettura: 8 minuti

Cosa significa superbonus 110? Come richiedere gli incentivi relativi alla ristrutturazione del proprio immobile? Chi paga il superbonus 110? Chi usufruisce dell’incentivo superbonus? A chi rivolgersi? Scopriamo insieme cosa prevede il superbonus 110: ecco la guida completa per orientarsi nella riqualificazione in ambito di efficienza energetica dell’immobile del quale si è proprietario.

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Tabella dei Contenuti

Incentivi 110%: per quanto tempo sono validi?

Grazie alle nuove indicazioni introdotte grazie al Decreto Semplificazioni c’è stata una proroga del Superbonus 110: leggi qui le ultime notizie per il Superbonus.

Superbonus 110: cosa è e cosa prevede

Come detto prima, grazie al decreto Rilancio, gli incentivi che vengono offerti consistono in detrazioni dall’imposta lorda, con una percentuale di aliquota di detrazione delle spese innalzata al 110 percento. È una detrazione spalmata negli anni, non fruibile istantaneamente quando si richiede la detrazione diretta (sono però presenti delle alternative). Stiamo parlando di interventi effettuati su edifici già esistenti che aumentano l’efficacia energetica e l’impatto ecologico dell’immobile. Gli ambiti degli interventi quindi sono:

  • efficienza energetica;
  • adeguamento alle norme antisismiche;
  • fotovoltaico;
  • realizzazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici.

A seconda del periodo in cui viene sostenuta la spesa, cambierà la suddivisione della detrazione annuale:

AnnoRate
2020-20215 rate di pari ammontare
 Esempio
Spesa: € 10.000
Detrazione: € 11.000
Quota annua: € 2.200 (per 5 anni)
20224 rate di pari ammontare
 Esempio
Spesa: € 10.000
Detrazione: € 11.000
Quota annua: € 2.750 (per 4 anni)

Secondo le regole stabilite. è cumulabile il superbonus 110 con detrazioni già in corso? Sì, non esclude, anzi si aggiunge, alle detrazioni già previste per interventi di riduzione del rischio sismico (Sismabonus), interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e interventi di recupero del patrimonio edilizio. Da notare come anche ulteriori incentivi possono essere inclusi nella ristrutturazione, come il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, che prevede una detrazione IRPEF fino al 50% per l’acquisto di mobili contestualmente ad una ristrutturazione edile.

Alternativa alle detrazioni: sconto o cessione del credito

Una ulteriore novità introdotta dal superbonus 110 è la modalità di fruizione degli incentivi: oltre alla fruizione diretta della detrazione, si può opzionare per uno sconto praticato dai fornitori di beni o servizi (quindi un contributo anticipato). Tale sconto non potrà essere di importo superiore al corrispettivo dovuto; lo sconto sarà anticipato dal fornitore di beni/servizi che recupererà questo contributo anticipato sotto forma di credito di imposta corrispondente allo sconto effettuato. Avrà inoltre la possibilità di cedere tale credito ad istituti di credito o intermediari finanziari.

Altra alternativa è la cessione del credito d’imposta, credito corrispondente alla detrazione che spetta al contribuente. Anche qui vige la possibilità di cedere tale credito ad altri soggetti, quali i fornitori di beni/servizi, altri soggetti, istituti di credito o intermediari finanziari.

Chi può richiedere il superbonus 110

Privati e altri soggetti che abbiano affrontato spese per interventi effettuati su parti comuni di edifici, su unità immobiliari indipendenti e unità immobiliari con uno o più accessi autonomi dall’esterno (anche se site all’interno di edifici plurifamiliari) e sulle singole unità immobiliari, possono usufruire del superbonus.

Vedi Anche:  Come cambia il Superbonus e quali sono le novità apportate

Gli incentivi coprono gli interventi effettuati da:

  • condomìni;
  • persone fisiche che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni);
  • persone fisiche che sono proprietari o comproprietari (con altre persone fisiche) di edifici costituiti da 2 fino a 4 unità immobiliari accatastate distintamente (persone al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni);
  • IACP (Istituti autonomi case popolari) o enti simili (definiti dalla legislazione europea in materia di “in house providing”);
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Onlus, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato;
  • società e associazioni sportive dilettantistiche (con la limitazione che i lavori siano destinati ai soli immobili o parti di immobili da adibire a spogliatoi).

I soggetti Ires potranno beneficiare degli incentivi solo in caso di partecipazione alle spese per interventi trainanti che vengono effettuati su parti comuni di edifici condominiali.

Requisiti degli interventi

Per accedere al Superbonus gli interventi dovranno assicurare il miglioramento di 2 classi energetiche dell’edificio (almeno) o il conseguimento della classe energetica più alta se già nella terzultima classe. A dimostrare il migliorare energetico sarà l’A.P.E. (attestato di prestazione energetica) rilasciato da un tecnico abilitato, effettuato ante e post-intervento.

Si dovranno nel contempo rispettare i requisiti previsti dal decreto del 6 agosto 2020 del Ministro dello Sviluppo Economico, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. È necessario inoltre specificare che ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese bisognerà fare riferimento ai prezzari indicati individuati da tale decreto.

Documentazione necessaria

L’iter da affrontare per ottenere il superbonus è abbastanza articolato. Si necessita del via libera del condominio per il via libera ai lavori nel caso di lavori su parti comuni. Come accennato precedentemente, per attestare la progressione della classe energetica è necessario l’A.P.E. fornito da un tecnico abilitato: importante ricordare che tale Attestato di Prestazione Energetica dovrà essere certificato prima e dopo i lavori per dimostrare il miglioramento di classe energetica. È inoltre necessario il visto di conformità relativo ai documenti presentati per dimostrare che si ha diritto al Superbonus 110, quest’ultimo rilasciato da commercialisti, periti commerciali, ragionieri o consulenti del lavoro. Anche presso un CAF sarà possibile ottenere tale visto. Dovrà essere fatta una comunicazione all’ENEA. Bisognerà inoltre richiedere, nel caso di interventi di efficientamento energetico, l’asseverazione di un tecnico abilitato che dimostri che gli interventi sono stati realizzati conformemente ai requisiti tecnici imposti e che le spese sostenute siano congrue in base agli interventi realizzati. Anche nel caso di interventi antisismici sarà necessaria tale asseverazione necessaria a dimostrare l’idoneità degli interventi effettuati.

È utile ricordare che tale spese (rilascio di visto di conformità, attestazioni e asseverazioni) sono detraibili.

Quali sono gli interventi agevolabili

Bisogna obbligatoriamente fare una distinzione fra 2 tipologie di interventi diversi che rientrano sotto l’ombrello del Superbonus 110%: interventi principali ed aggiuntivi, anche definiti trainanti e trainati. Come la figura di stile suggerisce, gli interventi che rientrano nella categoria “trainati” non posso essere eseguite singolarmente, ma possono essere coperti dagli incentivi solo se eseguiti in concomitanza di interventi “trainanti”. Esaminiamo le 2 categorie di opere

Vedi Anche:  Bonus Smartphone 2021: come funziona il kit digitalizzazione

Interventi Trainanti: Elenco completo

  • Isolamento termico degli involucri edilizi:
    Il cosidetto cappotto termico si riferisce alle superfici delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno, vani non riscaldati oppure il terreno. Rientrano nella categoria anche gli interventi di coibentazione del tetto. L’ammontare delle spese totale cambia in funzione alle diversi fattori:
    • per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari: € 50.000;
    • per unità immobiliari all’interno di un edificio che conta dalle 2 alle 8 unità: € 40.000 per unità immobiliare;
    • per unità immobiliari all’interno di un edificio che conta più di 8 unità abitative: € 30.000 per unità immobiliare;

È ammesso il cappotto interno?

L’Agenzia delle Entrate non si pronuncia in modo esplicito su questa possibilità: si intravede una possibilità in tal senso nella circolare 24/2020, non eslcudendo il cappotto interno ma riferendosi a “pareti generalmente esterne”. Paramentri dell’intervento per essere considerato valido dalle asseverazioni: incidere su più del 25% della superficie lorda complessiva disperdente e conseguire il miglioramento di 2 classi energetiche (dimostrabile tramite APE).

Cappotto termico, SuperBonus 110 e Bonus Facciate: quale scegliere?

Se il discorso fosse puramente numerico e adagiato solo su meri canoni matematici, un bonus che presenta detrazioni del 110% sarebbe sempre vincente rispetto ad bonus che invece offer il 90% di sgravio fiscale. È bene però fare una completa valutazione sia sulle condizioni da rispettare per entrambi i bonus, sia per le asseverazioni ed i controlli che si dovranno presentare. Se orientarsi fra i 2 bonus e valutare tutte le incidenze dei costi dovesse risultare complicato, i nostri consulenti sono a completa disposizione per offrire guida e consigli!

  • Sostituzione (sulle parti comuni) degli impianti di climatizzazione invernale:
    Devono essere sostituiti impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per la produzione di riscaldamento o al raffrescamento (nel caso di produzione di acqua calda sanitaria o di pompe di calore reversibili). Dovranno essere dotati di:
    – generatori di calore a condensazione (efficienza classe A);
    – generatori a pompe di calore (alta efficienza);
    – apparecchi ibridi (pompa di calore integrata a caldaia a condensazione, concepiti per lavorare all’unisono);
    – sistemi di microgenerazione;
    – collettori solari.
    La detrazione (diversa a seconda di alcuni fattori) è calcolata su un totale di spesa massimo di:
    • 20.000 per unità abitativa (in edifici di massimo 8 unità immobiliari);
    • 15.000 per unità abitativa (in edifici di oltre 8 unità immobiliari);
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (edifici unifamiliari o unità immobiliari di edifici plurifamiliari):
    Bisogna considerare rientranti in questa categoria gli immobili funzionalmente indipendenti e che dispongano di 1 o più accessi all’esterno autonomi. La detrazione per l’unità immobiliare (che include tutte le spese relative allo smaltimento / bonifica dell’impianto che è stato sostituito) corrisponde a:
    • 30.000
  • Interventi ed adozione di misure antisismiche:
    Se le spese vengono sostenute nell’arco temporale che va dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022 la detrazione viene elevata al 100%. L’importo massimo, cioè i limiti di spesa, ammontano a:
    • 96.000 per unità immobiliare;
    • 96.000 moltiplicato per ogni unità immobiliare se parliamo di interventi sulle parti comuni di edifici.
Vedi Anche:  Ecobonus: come funziona, cosa comprende e chi ne ha diritto

Interventi Trainati: Elenco completo

Come indicato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, per considerare gli interventi trainati come parte del progetto (e quindi rimborsabili) devono avvenire congiuntamente agli interventi trainanti: questa condizione deve rispecchiarsi nelle date di esecuzione dei lavori, in quanto le date delle spese sostenute devono essere comprese nell’intervallo di tempo delimitato dall’inizio e la fine dei lavori considerati trainanti. Gli interventi ammessi sono:

  • Efficientamento energetico:
    Da eseguire congiuntamente ad interventi di isolamento termico delle superfici opache o ad interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti. Da notare che se l’immobile è sottoposto alla tutela dei beni culturali (e quindi non fosse possibile realizzare gli interventi trainanti) si potrà comunque beneficiare degli incentivi super bonus 110% se si potrà assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche;
  • Eliminazione barriere architettoniche:
    Come spiegato nella nostra guida sugli incentivi all’abbattimento delle barriere architettoniche, se realizzati congiuntamente agli interventi trainanti previsti (isolamento termico di superfici opache o sostituzione di impianti di climatizzazione invernale) si possono includere interventi volti all’eliminazione di barriere che limitino la mobilità interna ed esterna di persone portatrici di handicap che si trovino in situazione di gravità. Si possono includere nei lavori:
    • ascensori;
    • montacarichi;
    • realizzazione di strumenti per favorire la mobilità.
  • Realizzazione di impianti fotovoltaici:
    Come spiegato nella nostra guida specifica, l’installazione di pannelli solari è inclusi nella lista degli interventi trainati:
    – installazione di impianti solari connessi alla rete elettrica;
    sistemi di accumulo integrati (installati contestualmente o successivamente all’impianto solare fotovoltaico).
    Oltre a dover essere eseguiti gli interventi trainanti, si dovrà cedere al GSE l’energia non auto consumata o non condivisa. La detrazione deve essere calcolata su un ammontare massimo di:
    • 48.000 per impianti fino a 20 kW (limite di spesa € 2.4000 / kW potenza nominale, ridotto a € 1.600 nel caso di ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edile o nuova costruzione);
    • 96.000 per impianti eccedenti i 20 kW (entrerà in vigore la detrazione ordinaria Tuir);
  • Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici:
    I limiti di spesa sono (considerando il limite di una sola colonnina di ricarica per unità immobiliare):
    • 2.000 per edifici unifamiliari o unità immobiliari situate in edifici plurifamiliari (funzionalmente indipendenti e con 1 o più accessi all’esterno);
    • 1.500 per edifici plurifamiliari (installazione di max 8 colonnine);
    • 1.200 per edifici plurifamiliari (installazione di oltre 8 colonnine).
InterventoTrainanteTrainato
Isolamento termico degli involucri ediliziX 
Sostituzione impianti di climatizzazione invernale (parti comuni)X 
Sostituzione impianti di climatizzazione invernale (edifici unifamiliari o unità immobiliari di edifici plurifamiliari)X 
Interventi antisismiciX 
Efficientamento energetico X
Eliminazione barriere architettoniche X
Impianti fotovoltaici X
Infrastrutture ricarica di veicoli elettrici X
Riepologo interventi Trainanti e Trainati

Cosa fare in caso di amianto?

Non va mai sottovalutata la possibilità di trovare nel proprio edificio tracce di amianto, considerando quanto il fibrocemento sia stato largamente usato negli anni passati per il settore edile. Lo Stato italiano ha avviato una vera e propria campagna contro questo tossico e pericolosissimo materiale, che mette a repentaglia la salute di tutta la famiglia. Scopri cosa si può fare grazie alla nostra guida sugli incentivi per la rimozione dell’eternit: leggi qui la nostra guida sul Bonus Amianto.

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F.A.Q. per Come funziona il Superbonus 110%: la guida completa ai bonus

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