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Il rientro in Italia delle nostre eccellenze per elevare il nostro Paese.
Rientro dei cervelli è l’agevolazione fiscale che punta a incentivare il rientro in Italia di ricercatori e/o docenti residenti all’estero: scopri come funziona e chi ne può beneficiare

Agevolazioni fiscali per il Rientro dei cervelli in Italia

Tempo di Lettura: 3 minuti
rientro dei cervelli 2022
Rientro dei cervelli

Rientro dei cervelli 2022 è l’ agevolazione fiscale che punta a incentivare il rientro in Italia di ricercatori e/o docenti residenti all’estero. L’obiettivo è quello di far tornare le migliori menti del nostro Paese in Italia, ossia ricercatori e docenti che hanno trasferito la residenza all’estero per promuovere lo sviluppo economico, scientifico e culturale del Paese.

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Tabella dei Contenuti

Rientro dei cervelli come funziona

Rientro dei cervelli 2022 prevede la detassazione dei redditi frutto di attività di ricerca e di insegnamento del 90% per 6 anni.

La misura coinvolge sia i redditi costituiti da contratto di lavoro dipendente che quelli da lavoro autonomo, entrambi generati dalle attività sopracitate.

Per accedere all’incentivo gli italiani di ritorno dall’estero devono avere residenza in Italia e la misura parte dal momento in cui si stabiliscono nuovamente nel nostro Paese.

Sui redditi verranno applicati i criteri Irpef di tassazione sul 10% di reddito rimanente. Ad esempio, ipotizzando uno stipendio di 150.000,00 euro, in presenza delle sopra indicate condizioni, il reddito di lavoro dipendente imponibile ai fini IRPEF diventa pari a 15.000,00 euro.

Rientro dei cervelli requisiti

Per accedere al Bonus cervelli 2022 è necessario essere cittadini italiani o dell’UE con contratto da dipendente o avviando un’attività d’impresa o di lavoro autonomo.   

Queste persone devono:

  • essere laureati;
  • domiciliati in Italia;
  • aver risieduto continuativamente per almeno 24 mesi in Italia;
  • negli ultimi due anni o più, hanno risieduto fuori dal proprio Paese d’origine e dall’Italia svolgendovi continuativamente un’attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o d’impresa.
Vedi Anche:  Bonus Assunzioni: come richiedere incentivi fino al 100%

L’agevolazione non è prevista per i dipendenti della PA o di società di diritto italiano, svolgendo attività all’estero.

Rientro dei Cervelli quanto dura l’agevolazione

Le agevolazioni previste da Rientro dei cervelli 2022 è applicabile per sei annualità.

In alcuni casi, l’agevolazione è valida per più di 6 anni per:

  • docenti o ricercatori che hanno almeno un figlio minorenne o a carico, anche in affidamento o che acquisti casa in Italia. In questo caso l’agevolazione si estende ad 8 anni;
  • docenti o ricercatori che abbiano almeno due figli minorenni a carico, anche in affidamento. La misura è protratta per 11 anni;
  • docenti o ricercatori che abbiano almeno tre figli minorenni a carico, anche in affidamento. In questo caso l’incentivo dura per 13 anni.

Rientro dei cervelli non è si somma con altri regimi fiscali agevolati legati al trasferimento in Italia.

Se i beneficiari durante i periodi in questione trasferiscono la loro residenza all’estero, per loro la misura cessa i suoi effetti.

Se il destinatario del beneficio svolge attività anche all’estero, il bonus riguarderà solo il reddito ottenuto in Italia.

Rientro dei cervelli come si richiede

La domanda per poter beneficiare di Rientro dei cervelli 2022 si deve fare richiesta direttamente al datore di lavoro.

Bisogna firmare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ed evidenziare l’esistenza delle condizioni richieste per ottenere l’agevolazione.

La dichiarazione sostitutiva presenta:

  • le generalità;
  • il codice fiscale;
  • la data del rientro in Italia;
  • la dichiarazione di possedere i requisiti previsti dal regime agevolativo di cui si chiede l’applicazione;
  • l’attuale residenza in Italia.

A questa dichiarazione il richiedente può allegare:

  • la carta di identità;
  • il curriculum vitae;
  • l’attestato di laurea e ed i titoli ottenuti all’estero;
  • la certificazione di stabile permanenza all’estero, con impegno in attività didattiche o di ricerca scientifica;
  • il certificato di iscrizione all’AIRE nel periodo precedente il rimpatrio;
  • l’elenco delle pubblicazioni scientifiche;
  • l’indicazione dell’attività didattica o di ricerca che si vuole svolgere.
Vedi Anche:  Come funziona il Decreto Sostegni: Bonus per il lavoro

Spetta al datore di lavoro, dopo aver ottenuto la documentazione applicare l’agevolazione direttamente in busta paga.

Per i lavoratori autonomi è necessaria l’apertura della partita IVA e fatturare le proprie prestazioni professionali.

Per ottenere le agevolazioni bisogna compilare il quadro RE del modello Redditi Persone Fisiche.

Vedi anche:

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

F.A.Q. per Agevolazioni fiscali per il Rientro dei cervelli in Italia

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