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Fondi Interprofessionali: finanzia la formazione continua dei tuoi dipendenti

Tempo di Lettura: 5 minuti
Fondi Interprofessionali
Fondi Interprofessionali

Fondi Interprofessionali: cosa sono e come sono utili per la tua azienda e per la formazione dei tuoi dipendenti? All’anagrafe (si fa per dire) parliamo di Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua. Parliamo di associazioni la cui organizzazione e promossa dalle principali Organizzazioni Datoriali e Sindacali (come la Confindustria, CGIL, CISL e UIL) che hanno lo scopo di finanziare attività formative che soddisfino fabbisogni dei lavoratori occupati che vogliano sempre migliorarsi. Queste misure, insieme al bonus formazione 4.0, contribuiscono alla formazione continua dei propri dipendenti, che permetteranno di ottenere quindi più skill e più qualità da offrire ai propri clienti.

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Tabella dei Contenuti

Fondimpresa come funziona: cos’è il fondo interprofessionale

Fondi Interprofessionali cosa sono
Fondi Interprofessionali cosa sono

I fondi interprofessionali inps nascono dal seguente meccanismo: ogni mese, attraverso il pagamento dei contributi obbligatori, ogni azienda versa una quota all’INPS, lo 0,30% della retribuzione dei lavoratori. Questo contributo viene chiamato “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria“, una  sorta di disoccupazione volontaria per la formazione dei lavoratori.

Ogni azienda può scegliere se destinare lo “0,30%”, se all’INPS oppure ai Fondi Interprofessionali. Effettuando questa scelta, senza nessun onere aggiuntivo e senza nessun vincolo, è possibile richiedere di ricevere – in cambio – formazione in modo del tutto gratuito. Sarà l’INPS stessa a trasferire queste risorse al fondo selezionato. Il fondo che riceve queste risorse dall’INPS le metterà a disposizione delle aziende iscritte per la formazione dei loro dipendenti (leggi  388/2000 – art. 25 della Legge n. 845/1978).

Quindi, in sintesi, la possibilità di ottenere formazione continua per i propri dipendente a costo zero (o vantaggioso) viene offerta dirottando lo 0,30% dall’INPS ad un fondo interprofessionale.

I fondi impresa permettono di:

  • avere un ​accesso agevolato alla formazione, tramite la riduzione o l’azzeramento completo dei costi aziendali;
  • sostenere la qualificazione delle competenze dei lavoratori, offrendo maggiori garanzie di occupabilità;
  • promuovere crescita e competitività delle imprese e del sistema Paese;
  • soddisfare la propria esigenza formativa;
  • grazie all’aumento di know-how si possono consolidare le possibilità aziendali di trovare nuovi sbocchi nel mondo del mercato.
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Come aderire a un fondo lavoro

Dopo che abbiamo analizzato la formazione finanziata cos’è, bisogna chiarire come aderire ad un fondo: una qualsiasi azienda italiana può aderire liberamente senza costi aggiuntivi a uno qualisasi dei Fondi disponibili attivi, avendo sempre la possibilità – in qualsiasi momento – di rinunciare all’adesione o optare per il cambio del Fondo, conservando anche la possibilità di trasferire le somme accantonate e non spese presso il Fondo dal quale si proveniene (a determinate condizioni).

Le modalità di adesione ai Fondi Formazione

Le due principali modalità attraverso cui i finanziamenti dei fondi interprofessionali operano sono il Conto Formazione e l’Avviso, che sono utilizzabili da aziende e operatori della formazione per la presentazione dei rispettivi Piani Formativi.

Conto Formazione: con questa modalità ogni singola azienda avrà accantonato una quota dei propri versamenti 0,30%, in genere l’80%, utilizzabili per la presentazione di Piani Formativi aziendali o interaziendali, presentabili anche in autonomia.

Avviso: è una modalità differente, che opera secondo una logica mutualistica, che punta ad agevolare anche le micro e piccole imprese che potrebbero accantonare altrimenti risorse esigue, data le dimensioni del proprio organico. Vengono utilizzate procedure di evidenzazione pubblica e finanziamenti dei Piani Formativi più meritevoli, fra un numero di proposte presentate a gara dalle aziende o dagli operatori della formazione. Una volta che vengono presentate le proposte, la valutazione dei Piani Formativi si baserà sia su gli aspetti formali della stessa che su quelli di merito.

Come aderire ai Fondi Pubblici

L’adesione deve essere eseguita tramite una specifica comunicazione sulla piattaforma dell’INPS, comunicazione che può essere eseguita dal consulente del lavoro o dal dottore commercialista per conto dell’azienda. Attraverso il portale telematico dell’INPS, si dovrà comunicare una UNIEMENS (ex DM/10) o una DMAG per comunicare l’adesione al fondo Sarà necessario comunicare il codice specifico  che contraddistingue il fondo selezionato. Non sarà necessario aspettare un periodo specifico dell’anno per effettuare la registrazione al fondo, in quanto l’adesione potrà essere effettuata in qualsiasi mese dell’anno. Sarà necessario indicare alcune informazioni oltre il codice del fondo (immesso all’interno della sezione Posizione Contributiva, Denuncia Aziendale, Fondo Interprofessionale, Adesione) come ad esempio il numero di dipendenti (e le relative informazioni come quadri, impiegati e operai) che interessati dal relativo obbligo contributivo.

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FONDODESCRIZIONEPARTI COSTITUENTI
FONARCOMFondo per i lavoratori dei settori del terziario, artigianato, delle PMICONFSAL – CIFA
FONCOOPFondo per i lavoratori delle imprese cooperativeCGIL, CISL, UIL – AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP
FONDERFondo per enti ecclesiastici, associaz. e fondazioni, coop., imprese con o senza scopo di lucro, aziende di ispirazione religiosaCGIL, CISL, UIL – AGIDAE
FONDIMPRESAFondo per lavoratori delle imprese industrialiCGIL, CISL, UIL – CONFINDUSTRIA
FONDIR *Fondo dirigenti del terziarioFEDERDIRCREDITO, SINFUB, FIDIA – CONFCOMMERCIO, ABI, ANIA, CONFETRA, MANAGERITALIA
FONDIRIGENTI *Fondo per i dirigenti industrialiFEDERMANAGER – CONFINDUSTRIA
FONDITALIAFondo per la formazione continua nei settori economici industria PMIUGL – FEDERTERZIARIO
FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONEFondo per lavoratori delle imprese artigianeCGIL, CISL, UIL, CLAAI – CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI
FONDO BANCHE ASSICURAZIONIFondo per la formazione continua nei settori del credito e delle assicurazioniCGIL, CISL, UIL – ABI, ANIA
FONDO CONOSCENZAFormazione continua settore commercio-turismo-servizi della piccola e media impresaCIU – FENAPI
FONDO DIRIGENTI PMI *Fondo per i dirigenti delle PMI imprese industrialiFEDERMANAGER – CONFAPI
FONDO FORMAZIONE PMI (FAPI)Fondo per i lavoratori delle PMI imprese industrialiCGIL, CISL, UIL – CONFAPI
FONDOLAVOROFondo per la Formazione Continua delle Micro, Piccole, Medie e Grandi ImpreseUGL – UNSIC
FONDOPROFESSIONIFondo per studi professionali ed aziende ad essi collegatiCGIL, CISL, UIL – CONFPROFESSIONI, CONFEDERTECNICA, CIPA
FONSERVIZI FONDO FORMAZIONE SERVIZI PUBBLICIFondo per la formazione continua nei servizi pubbliciCGIL, CISL, UIL – CONFSERVIZI
FONTERFondo per settore terziario: comparti turismo e distribuzione – serviziCGIL, CISL, UIL – CONFESERCENTI
FORAGRIFondo di settore per la formazione professionale continua in agricolturaCGIL, CISL, UIL – CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, CIA
FORMAZIENDAFondo per la formazione continua nel comparto  commercio, turismo, servizi,  professioni e PmiCONFSAL – SISTEMA IMPRESA
FORTEFondo per i lavoratori del commercio, del turismo, dei servizi, del credito, delle assicurazioni e dei trasportiCGIL, CISL, UIL – CONFCOMMERCIO – CONFETRA
Fondi interprofessionali elenco

Revocare la propria adesione ad un fondo interprofessionale

Come accennato in precedenza è possibile effettuare la mobilità o la portabilità fra fondi, potendo, a determinate condizioni, conservare anche le risorse contributive accumulate presso il Fondo di provenienza. Però bisogna prestare attenzione a revocare l’adesione al fondo precedente, passaggio molto importante pena il mancato completamente del passaggio al nuovo fondo (ovviamente nel caso in cui l’azienda abbia già aderito precedentemente ad un fondo). Ricordiamo difatti che è possibile aderire ad un solo fondo per volta, quindi ogni cambio di fondo richiede necessariamente una revoca.

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Come si fa la revoca di un Fondo Interprofessionale? Nella sezione del portale INPS relativa alla denuncia contributiva andrà indicato prima il codice “REVO” (revoca) e solo in seguito il codice di adesione al nuovo fondo.

Il passaggio presso un altro Fondo potrebbe permettere comportare la perdita delle risorse accantonate fino a quel momento, ma come specificato c’è la possibilità di conservare i fondi accumulati nel momento in cui venga fatta esplicita richiesta di portabilità di risorse dal vecchio al nuovo fondo.

FONDOCODICE ADESIONECODICE REVOCA
FONARCOMFARCREVO
FONCOOPFCOPREVO
FONDERFRELREVO
FONDIMPRESAFIMAREVO
FONDIRFODIREDI
FONDIRIGENTIFDIRREDI
FONDITALIAFEMIREVO
FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONEFARTREVO
FONDO BANCHE ASSICURAZIONIFBCAREVO
FONDO CONOSCENZAFCONREVO
FONDO DIRIGENTI PMIFDPIREDI
FONDO FORMAZIONE PMI (FAPI)FAPIREVO
FONDOLAVOROFLAVREVO
FONDOPROFESSIONIFPROREVO
FONSERVIZI FONDO FORMAZIONE SERVIZI PUBBLICIFISPREVO
FONTERFTUSREVO
FORAGRIFAGRREVO
FORMAZIENDAFORMREVO
FORTEFITEREVO
Tabella codici adesione e revocazione

Scegliere un Fondo Interprofessionale: 

La scelta del fondo non può essere la medesima per aziende differenti, dovendo effettuare valutazioni relative al personale e agli obiettivi aziendali: in sintesi non esiste un fondo professionale che vada bene per tutte le aziende. Come effettuare una valutazione precisa e puntuale per la scelta del fondo più adatto? Solo professionisti esperti possono essere in grado di consigliare il miglior percorso per le esigenze aziendali e di formazione del personale. Chiedere una consulenza ad esperti del settore che possano offrire i migliori consigli per la propria azienda adesso è possibile: contatta il TEAM di www.incentivi.it, professionisti al tuo servizio.

Vedi anche:

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

  • ANPAL – Fondi Interprofessionali

F.A.Q. per Fondi Interprofessionali: finanzia la formazione continua dei tuoi dipendenti

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