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Ristruttura spendendo la metà
Spese ammesse per la manutenzione straordinaria in caso di ristrutturazione: perché non ne approfitti adesso?

Bonus Ristrutturazioni: come funziona. Incentivi fino al 50%

Tempo di Lettura: 5 minuti
ristrutturazione incentivi
Incentivi ristrutturazioni

Come usufruire del bonus ristrutturazioni? Quanto si può detrarre per le spese di ristrutturazione? Ci sono limiti di spesa? Esaminiamo insieme le informazioni relative agli incentivi per ristrutturazioni, dai documenti necessari alle pratiche da espletare per la fruizione dell’incentivo.

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Tabella dei Contenuti

Incentivi ancora validi per il 2021?

Queste detrazioni sono in deduzione per le spese sostenute nel periodo che decorre tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2021, in quanto grazie alla Legge di Bilancio 2021 c’è stata una sostanziale proroga senza modifiche di tale sgravio al 50% sul modello del 730.

Incentivi per Ristrutturazioni: cosa sono

Come indicato dall’Agenzia delle Entrate, gli interventi di ristrutturazione edilizia godono di agevolazioni fiscali disciplinate dall’articolo 6-bis del DPR 917/86. Cosa prevede il Bonus Ristrutturazioni? Secondo la normativa chi sta affrontando lavori di manutenzione straordinaria ed in alcuni casi lavori di riqualificazione di natura ordinaria del patrimonio immobiliare nazionale sono detraibili dall’Irpef del 36% delle spese sostenute (per un massimo di € 48.000 per ognuno delle unità immobiliari), percentuale che è stata ora maggiorata fino al 50% per un tetto massimo di spesa di € 96.000.

Come menzionato precedentemente, il contributo Statale calcola le spese di manutenzione straordinaria nel caso di abitazioni singole mentre è riconosciuto, nel caso di condomini, anche per le spese di manutenzione ordinaria. Un’utile brossura elettronica fornita dal Fisco (link a piè di pagina, nella sezione Informative Tecniche & Risorse Consulenziali) potrà spiegare nel dettaglio come orientarsi per la richiesta di incentivi nel campo edilizio.

Interessante menzionare come, in caso di ristrutturazione edilizia, sia possibile accedere ad ulteriori bonus ed incentivi, come il Bonus Mobili ed Elettrodomestici che riguarda la detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Come funzionano gli Incentivi Ristrutturazioni

Come ottenere incentivi ristrutturazione? I passaggi da seguire sono sostanzialmente questi:

  • Per fruire la detrazione delle spese il contribuente dovrà pagare tutte le spese mediante bonifico bancario oppure bonifico postale parlante: è necessario difatti che i pagamenti siano tracciabili per poter essere riconosciuti e risarciti. Anche in caso di finanziamento si potrà richiedere il bonus, a patto che la società finanziaria paghi attraverso bonifico, seguendo tutte indicazioni utili per far tracciare il pagamento;
  • Ottenuta la documentazione necessaria (analizzata qui nel corso dell’articolo) si potrà detrarre il 50% delle spese affrontate dal contribuente, il tutto per un massimo di € 96.000. L’importo totale della detrazione sarà ripartito in 10 rate annuali di pari ammontare: questo significa che il bonus sarà spalmato in 10 anni;
  • La richiesta vera e propria degli incentivi per le ristrutturazioni andrà effettuata in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi. Quindi stiamo parlando di un incentivo detraibile dall’anno successivo a quello delle spese. Nel caso che i lavori di ristrutturazione abbiano luogo nell’anno 2021, la prima tranche del bonus sarà fruita a partire dalla dichiarazione dei redditi dell’anno 2021 (effettuata nel 2022) e per i successivi 10 anni.
Vedi Anche:  Bonus Facciate: come ottenere bonus e detrazioni del 60%

Come devono essere pagati i lavori di ristrutturazione

Come precedentemente accennato, per ottenere il bonus del governo sarà necessario utilizzare un bonifico parlante, un documento che attesta il pagamento di tali interventi specifici di ristrutturazione (utile non solo nel caso del Bonus Ristrutturazioni).

Quali dati dovrà includere tale documentazione di pagamento:

  • Causale: “articolo 16-bis del DPR 917/1986” indispensabile per le ristrutturazioni edilizi;
  • Beneficiario: indicare il proprio codice fiscale;
  • Esecutore dei lavori: indicare il proprio codice fiscale o la propria partita IVA.

Nel caso che si stiano eseguendo lavori di ristrutturazione su condomini dovranno essere aggiunti i seguenti dati:

  • Codice fiscale del condominio;
  • Codice fiscale dell’amministratore di condominio che effettua il pagamento (oppure del condominio).

Tutte le persone che hanno partecipato alle spese di ristrutturazione e che quindi hanno diritto al rimborso, dovranno essere indicate nel bonifico di ristrutturazione.

Chi ha diritto a fruire del Bonus Ristrutturazioni

Non solo il proprietario di un appartamento può richiedere la detrazione fiscale dall’Irpef, ma anche tutti quelli soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, sia che essi risiedano in Italia oppure no. Ecco un elenco dei soggetti che sostengono le spese che posso fruire del bonus:

  • Proprietari;
  • Nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione o superficie);
  • Comodatari;
  • Locatari;
  • Soci di cooperative (divise o indivise indifferentemente);
  • Imprenditori individuali (gli immobili non devono essere considerati strumentali o merce);
  • Soggetti che producono redditi in forma associata, come ad esempio società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice e soggetti equiparati a questi, nonché imprese familiari; devono rispettare le stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Vedi Anche:  Sposarsi ed ottenere un rimborso con il Bonus Matrimonio

Documentazione necessaria per ottenere Bonus Ristrutturazioni

Per svolgere la pratica occorrerà presentare (in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi) i seguenti documenti:

  • Ricevute fiscali e fattura delle spese;
  • Domande di accatastamento immobili;
  • Se dovuta, le ricevute pagamento dell’IMU;
  • Autorizzazioni e concessioni allo svolgimento dei lavori; se non previste, dichiarazione sostitutiva all’atto di notorietà (indicante necessariamente la data di inizio lavori) e attestante che gli interventi da effettuare siano compatibili con le agevolazioni del Bonus Ristrutturazioni;
  • Dichiarazione di consenso per l’esecuzione dei lavori;
  • Per ristrutturazioni condominiali: delibera dell’assemblea per l’approvazione dell’esecuzione dei lavori e millesimali di ripartizione delle spese;
  • Ricevuta di invito comunicazione ENEA (se dovuta)

In caso di comunicazioni obbligatorie in materia di sicurezza del cantiere, la procedura prevede di allegare tale comunicazione preventiva invitata all’ASL.

Comunicazione Enea: cos’è e quando serve

Inizialmente legata ai soli lavori di risparmio energetico, la comunicazione ENEA è stata estesa dal Legislatore anche alle ristrutturazioni edilizie che comportano una riduzione dei consumi energetici. Si tratta semplicemente di una comunicazione online eseguita dal contribuente che ha lo scopo di trasmettere l’elenco dei lavori effettuati all’Ente che gestisce gli incentivi fiscale: tale comunicazione deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Spese ammesse: cosa comprende il Bonus Ristrutturazioni

Grazie alla guida delle Agenzie delle Entrate è possibile capire cosa rientra nel Bonus Ristrutturazioni. Ecco un elenco delle opere ammesse nella detrazione:

  • Manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro conservativo, risanamento conservativo e ristrutturazione edile, da effettuare su tutte le parti comuni di un edificio residenziale o sulla singola unità residenziale di qualsiasi categoria catastale (anche rurale) includendo anche le relative pertinenze;
  • Ripristino o ricostruzione dell’immobile post eventi calamitosi;
  • Realizzazione di posti auto o autorimesse;
  • Eliminazione di barriere architettoniche, come la realizzazione di montacarichi, ascensori ed interventi volti ad agevolare portatori di handicap;
  • Lavori per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi (videosorveglianza, casseforti, porte blindate, cancelli, grate e simili);
  • Interventi per riduzioni dell’inquinamento acustico;
  • Interventi per il risparmio energetico (come ad esempio la realizzazione di un impianto fotovoltaico);
    • Nota Bene: se viene dimostrato un risparmio energetico finale, l’incentivo può essere usufruito anche per l’acquisto di impianti di climatizzazione.
  • Adozione di misure antisismiche;
  • Bonifica amianto;
  • Prevenzione degli infortuni domestici;
  • Riparazioni atte alla sicurezza domestica;
  • Apparecchi di rilevazione di gas;
  • Monitoraggio di vetri anti-infortunio;
  • Installazione di corrimano.
Vedi Anche:  SuperBonus 110% semplificato: proroga fino al 2023 e CILA!

Altre spese da includere nel Bonus Ristrutturazioni

Da considerare anche i seguenti interventi inclusi nelle detrazioni:

  • Spese di progettazione e prestazioni professionali correlate;
  • Spese per le prestazioni professionali richieste nell’ambito dell’intervento;
  • Spese sostenute per mettere in regola l’edificio;
  • Oneri per la relazione di conformità dei lavori alle vigenti leggi;
  • Spese di perizie e sopralluoghi;
  • Spese sostenute per diritti, imposta di bollo ed IVA per autorizzazioni e denunce di inizio lavori;
  • Oneri di urbanizzazione;
  • Costi collegati strettamente alla realizzazione dei lavori e agli adempimenti stabiliti dal regolamento relativo alle agevolazioni.

Vedi anche:

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Orientarsi nelle molte diramazioni da esaminare quando si cerca di ottenere il Bonus Ristrutturazione può rappresentare una vera e propria sfida. Oltre alle informazioni presentate esistono altre situazioni che potrebbero presentarsi e che vanno valutate:

  • Il bonus è disponibile per le seconde case o per le attività commerciali?
  • Come ottenere il Bonus Ristrutturazioni con Cessione del Credito d’Imposta?
  • Come gestire i lavori che si sviluppano a cavallo fra due anni?
  • È possibile ottenere incentivi senza anticipo, senza reddito, senza residenza, senza cila o senza scia?

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Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

F.A.Q. per Bonus Ristrutturazioni: come funziona. Incentivi fino al 50%

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