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Credito d’imposta R&S mezzogiorno: bonus ricerca, sviluppo, innovazione e design con benefit per il Sud Italia

Tempo di Lettura: 6 minuti
credito d'imposta r&s mezzogiorno
Credito d’imposta R&S Mezzogiorno

Parlando del credito d’imposta r&s mezzogiorno ci si riferisce alla misura che sostiene la competitività delle imprese stimolando gli investimenti per Ricerca e Sviluppo nell’ambito della transizione verso il paradigma 4.0 con un sostegno corrisposto come credito d’imposta fruibile nel periodo di imposta successivo a quello in corso. Il bonus ricerca e sviluppo per le aziende del mezzogiorno riguarda tutte quelle che si trovano sul territorio italiano ma, grazie al decreto rilancio c’è una maggiorazione credito R&S per le aziende che sono localizzate nelle regioni del sud Italia e in quelle del centro-Italia che sono state colpite dagli eventi sismici fra gli anni 2016-2017, ma solo fino al periodo tributario relativo all’anno 2020. Sì perché l’iniziativa è stata estesa, grazie alla legge di bilancio 2021, fino al 31 dicembre 2022 ma si specifica che il credito ricerca e sviluppo potenziato è riferito alle sole regioni del sud Italia, alle sole regioni del Mezzogiorno, esplicitando nelle note della legge di bilancio 2021 che le regioni del centro-Italia sono escluse dalla proroga. Scopriamo a chi si rivolge, quali sono le attività ammissibili nonché le spese ammissibili e come accedere al credito.

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Tabella dei Contenuti

Credito d’imposta R&S mezzogiorno: chi può accedere al credito del Mezzogiorno?

Tutte le imprese che resiedono nel territorio dello Stato, includendo le organizzazioni stabili di soggetti non residenti (indipendentemente da natura giuridica, settore economico di appartenenza, dimensione, regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali) possono otterene un credito di imposta per le attività legate alla ricerca e allo sviluppo. Escluse dalla selezione le imprese in stato di fallimento, liquidazione volontaria, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale. Inoltre sono escluse anche le imprese che ricevono sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Un adempimento fondamentale che regola difatti la fruizione della misura è il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; altrettanto importante sarà il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Attività ammissibili: cosa rientra nel Credito Imposta Ricerca e Sviluppo​

Nel credito imposta R&S rientrano le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale sia in campo scientifico che in campo tecnologico rientrano nel credito del mezzogiorno, con un credito d’imposta riconosciuto per il:

  • 20% delle spese agevolabili su di un limite massimo di 4 milioni di euro (si veda la legge di bilancio 2020, comma 200).
Vedi Anche:  Bonus Irpef e Detrazioni Lavoro Dipendente: cosa sono

Per un’analisi dei criteri per la corretta applicazione delle definizioni citate si veda l’art. 2 del decreto 26 maggio 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico (link nella sezione linkutili), tenendo sempre conto di criteri e principi generali nel Manuale di Frascati dell’OCSE.

Parlando di attività di innovazione tecnologica che hanno lo scopo di realizzare prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d’imposta è riconosciuto in queste misure:

  • 10% delle spese agevolabili, nel limite massimo di 2 milioni di euro
  • 15% delle spese agevolabili, nel limite massimo di 2 milioni di euro quando l’attività di innovazione tecnologica raggiunge una trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare o del paradigma 4.0 (legge di bilancio 2020, comma 201).

Anche per queste attività, criteri e nome si posso trovare negli articoli 3 e 5 del decreto 26 maggio 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico (link nella sezione linkutili), sempre tenendo in considerazione il Manuale di Oslo dell’OCSE.

Le attività di design e ideazione estetica che mirano ad innovare significativamente i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti ….) il credito d’imposta è riconosciuto per il:

  • 10% delle spese agevolabili su un limite massimo di 2 milioni di euro (comma 202 della legge di bilancio 2020).

È sempre il degreto del 26 maggio 2020, all’articolo 4, che regolamente i criteri per la corretta applicazione di tali definizioni (link nella sezione linkutili).

Cosa rientra nel credito del Mezzogiorno? Come cambia il Credito R&S Sud

Graize al DL Rilancio (Art. 244) il credito imposta ricerca e sviluppo 2021 per le imprese vale di più per le aziende del mezzogiorno, essendo stato incrementate le percentuali per il calcolo del credito sugli investimenti in ambito di ricerca e sviluppo, tenendo anche conto delle dimensioni delle imprese. Quali sono le regioni interessate dal credito maggiorato? Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nelle quali, inoltre, aumenta il limite annuo del Credito compensabile: fissato ad un milione di euro il limite per la compensazione tramite F24 dei crediti tributari. Ecco le nuove percentuali per il mezzogiorno italiano:

  • Imprese di grandi dimensioni (almeno 250 dipendenti, con fatturato annuo almeno pari a 50 milioni di €): 25%;
  • Imprese di medie dimensioni (almeno 50 dipendenti, con fatturato annuo almeno pari a 10 milioni di €): 35%;
  • Imprese di piccole dimensioni (meno di 50 dipendenti, con fatturato annuo inferiore a 10 milioni di €): 45%.

Spese ammissibili per il credito d’imposta R&S mezzogiorno

Nei comma 200, 201 e 202 della legge di bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019 vengono definite le spese ammissibili per le tre principali categorie.

Vedi Anche:  Credito d’imposta per beni strumentali nuovi

Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale

  • spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo;
  • spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
  • quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.

Attività di innovazione tecnologica

  • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa;
  • quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di innovazione tecnologica;
  • spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta.

Attività di design e ideazione estetica

  • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato presso le strutture produttive dell’impresa nello svolgimento delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta;
  • quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nelle attività di design e l’innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta, compresa la progettazione e realizzazione dei campionari;
  • spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle altre attività innovative ammissibili al credito d’imposta;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attivita’ di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta.

Come si accede al credito d’imposta ricerca e sviluppo

credito d'imposta r&s agenzia delle entrate
Credito d’imposta R&S agenzia delle entrate

Sarà la dichiarazione dei redditi (relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e con le dichiarazioni successive fino a quando se ne conclude l’utilizzo) il canale per indicare il credito d’imposta r&s sud. L’unica modalità di utlizzo ammessa è quella in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, tramite la compilazione del modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. 

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La base di calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto di altre sovvenzioni o dei contributi ricevuti (a qualunque titolo) per le stesse spese ammissibili. È possibile applicare il beneficio nello stesso periodo d’imposta anche per più attività ammissibili, sempre nel rispetto dei massimali indicati e a condizione della separazione analitica dei progetti e delle spese ammissibili che siano pertinenti alle diverse tipologie di attività.

Oneri documentali

In ultima analisi il credito imposta per lo fsviluppo potrà essere riconosciuto grazie ad una certificazione che attesti l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili: sarà il soggetto incaricato della revisione legale dei conti che potrà documentare ciò e rilasciare di conseguenza un’apposita certificazione. Essendo la revisione legale dei conti obbligatoria solo per lcune aziende, le imprese che non sono obbligate alla revisione dei conti ma che si sottopongono alla verifica, vedranno corrisposto un bonus per tale spese sostenute: difatti le spese sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore ad € 5.000.

Sarà inoltre responsabilità delle imprese quella di redigere e conservare una relazione tecnica illustrante finalità, contenuti e risultati delle attività svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti in corso di realizzazione, o in relazione ai sotto progetti in realizzazione. Ogni relazione sarà predisposta a cura del responsabile aziendale delle attività ammissibili o a cura del responsabile del singolo progetto (o sotto progetto); dovrà  inoltre essere controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa. In caso di commissionamento a soggetti terzi delle attività ammissibili, sarò il soggetto commissionariato che esegue l’attività a redigere la relazione.

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Codice tributo credito ricerca e sviluppo

I codici tributari a disposizione per tale misura sono 3, nello specifico i 6938, 6939, 6940; la risoluzione ADE 13/E/2021 (che ha istituito questi codici distinti) specifica che i codici 6939 e 6940 dovrannono essere utilizzati esclusivamente per compensare la quota incrementale di credito R&S in relazione alle attività nel Mezzogiorno e nelle regioni dei sismi centro-Italia. Per riassumere:

Codici tributo
Credito d’imposta R&S&I&D (ricerca, sviluppo, innovazione e design) e D.L. 34/2020

Tipologia di creditoCodiceAnnoN° minimo quote annuali di compensazione
R&S&I&D6938Anno di maturazione del credito3
R&S Mezzogiorno6939Anno di maturazione del credito3
R&S regioni centro Italia (Lazio, Umbria e Marche)6940Anno di maturazione del credito3
Codice Tributo Credito Ricerca e Sviluppo

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

F.A.Q. per Credito d’imposta R&S mezzogiorno: bonus ricerca, sviluppo, innovazione e design con benefit per il Sud Italia

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