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Bonus Turismo: fino a 100 euro in più in busta paga per gli stagionali!
Scopri come ottenere il Bonus estate che detassa del 15 per cento la retribuzione lorda del lavoro notturno e festivo dei dipendenti del settore turismo.

Bonus turismo: il lavoro notturno e festivo viene detassato

Tempo di Lettura: 3 minuti
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Bonus turismo

Il Bonus turismo è l’agevolazione che permetterà ai lavoratori stagionali del comparto di avere detassato il lavoro svolto durante la notte e nei giorni festivi. La misura per i lavoratori del turismo, anche chiamata Bonus estate, è stata confermata per il 2024 dalla Legge di Bilancio di quest’anno, dopo la sperimentazione avvenuta dal dal 1° giugno al 21 settembre 2023, e finanziata con 81,1 milioni di euro.

Il Bonus stagionali turismo ha come obiettivi principali quello di contrastare la carenza del personale del comparto e garantire stabilità a livello occupazionale per i lavoratori coinvolti.

Vediamo come funziona il Bonus turismo e come ottenere nella propria busta paga la detassazione sulla retribuzione lorda fino a 100 euro.

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Tabella dei Contenuti

Come funziona il Bonus turismo

Il Bonus estate è un credito fiscale pari al 15 per cento applicato sulla retribuzione lorda relativa al lavoro straordinario notturno e festivo dei dipendenti stagionali.

Quindi, la busta paga sarà più pesante, fino ad un massimo di 100 euro, in base ad un risparmio sulle tasse che permetterà al lavoratore di recuperare l’importo dell’agevolazione in compensazione.

Il Bonus stagionali estate si riferisce alle prestazioni di lavoro notturno e festivo svolte dal primo gennaio al 30 giugno 2024 e riguarda i lavoratori del comparto turistico alberghiero.

I lavoratori, per accedere al Bonus estate, devono avere un reddito da lavoro dipendente che non supera i 40.000 euro per l’anno di imposta 2023 e lavorare in strutture che somministrano cibi e bevande ricettive termali e turistiche come:

  • bar anche ambulanti o senza cucina, caffè, gelaterie e pasticcerie;
  • esercizi di ristorazione in somministrazione, connesse alle aziende agricole, ambulanti, su treni e navi, per catering, eventi, banqueting, mense e più in generale ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie;
  • attività di somministrazione di cibi e bevande anche alcoliche, che sono esercizi dediti allo svago, all’intrattenimento ed al divertimento come ad esempio sale da ballo, sale da gioco e biliardi, locali notturni, stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali;
  • strutture del comparto alberghiero, turistico, viaggi e del tempo libero come alberghi, alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, colonie marine e montane, ostelli della gioventù, stabilimenti termali e villaggi turistici.
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Ricordiamo che il Bonus turismo riguarda il lavoro notturno che deve essere svolto per almeno tre ore rispetto al normale orario giornaliero per ottanta giorni all’anno mentre il lavoro straordinario deve essere calcolato a parte come previsto dal proprio CCNL di riferimento.

Come richiedere Bonus turismo

Il Bonus turismo è un trattamento integrativo speciale che non concorre alla formazione del reddito del lavoratore dipendente stagionale e deve essere richiesto da quest’ultimo al proprio datore di lavoro.

A questo punto, il datore di lavoro, come sostituto d’imposta, dovrà:

  • riconoscere il Bonus estate, indicando il reddito da lavoro percepito dal dipendente nel 2023 che non deve oltrepassare i 40mila euro con la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  • compensare il credito maturato dal Bonus stagionale turismo e, per effetto della detassazione, il lavoratore otterrà una busta paga più pesante;
  • indicare nella Certificazione Unica l’importo versato per il Bonus turismo.

Il datore di lavoro eroga la somma al lavoratore del Bonus turismo e la recupera successivamente in tramite l’F24. Infatti, l’importo del Bonus estate può essere riconosciuto al dipendente alla prima busta paga utile, alla scadenza del 30 giugno 2024 o nelle operazioni di conguaglio di fine anno.

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