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Decreto Sostegno: Fondo perduto, Pace Fiscale e canone RAI

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Cosa prevede il nuovo Decreto Sostegno in materia di incentivi finanziari per le aziende e le partite IVA? Il nuovo decreto legge numero 41 del 22/03/2021 ha varato diverse manovre volte a sostenere gli italiani in questo delicato momento storico ed economico. I 32 miliardi di euro stanziati sono anche riservati alle imprese per offrire come sostegno sotto forma di contributi a fondo perduto, pace fiscale e manovre volte alla riduzione di bollette elettriche e canone RAI. Esaminiamo da vicino i principali incentivi finanziari.

Tabella dei Contenuti

Decreto Sostegno bis: incentivi a fondo perduto

Importanti aggiornamenti introdotti grazie alla bozza del decreto sostegni bis: consulta la nostra guida per sapere di più sui contributi a fondo perduto.

Decreto Sostegno: Contributi a fondo perduto

Decreto Sostegno per partite IVA: il sostegno alle piccole e medie imprese e agli operatori del terzo settore implica uno sforzo da parte del governo Draghi di oltre 11 miliardi di euro. I titolari di reddito di impresa arte, professione e reddito agrario possono accedere al fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni per i soggetti titolari di partita IVA. Decreto Sostegno a fondo perduto: si intendono quindi gli incentivi indicati dall’articolo 1 (Titolo I) etichettati come “Sostegno alle imprese e all’economia”.

Esistono però dei soggetti esclusi da tale contributo, ecco le condizioni di esclusione:

  • la loro attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto;
  • la loro attività è stato attivato dopo l’entrata in vigore del Decreto Sostegni;
  • enti pubblici (articolo 74 del TUIR);
  • soggetti elencati nell’articolo 162-bis del TUIR.

Condizioni per ottenere i Contributi a Fondo Perduto del Decreto Sostegno

Titolari di partita Iva ed imprese e hanno diritto agli incentivi se il loro fatturato o ricavato non è superiore a 10 milioni di euro; per quanto riguarda le perdite bisogna specificare che:

  • si dovrà registrare una perdita del 30% rispetto all’ammontare medio dell’anno precedente;
  • non verranno tenute conto nel caso di attività avviate dal 1/01/2019.
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Decreto Sostegno a fondo perduto: le percentuali

Le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro hanno anche accesso agli incentivi determinati in base ad una percentuale applicata sulla differenza fra l’ammontare medio mensile del fatturato nel 2020 e quello dei corrispettivi dell’anno 2019. La percentuale può essere equivalente a:

  • 60% – ricavi fino a € 100.000;
  • 50% – ricavi tra a € 100.000 e € 400.000;
  • 40% – ricavi tra a € 400.000 e € 1.000.000;
  • 30% – ricavi tra a € 1.000.000 e € 5.000.000;
  • 20% – ricavi tra a € 5.000.000 e € 10.000.000.

Come cambia il Decreto Sostegno per partite IVA aperte nel 2019: se l’attivazione della partita IVA è avvenuta dopo il 1/1/2019, il calcolo di tale media si baserà sui mesi successivi a quelli dell’attivazione della partita IVA. Se l’attivazione fosse invece successiva al 1/01/2020, gli incentivi inizieranno da un minimo di € 1.000 per le persone fisiche, € 2.000 per le persone giuridiche e fino a € 150.000 di cifra massima.

I beneficiari del contributo potranno scegliere se beneficiarne tramite bonifico sul proprio conto corrente oppure tramite credito d’imposta da usare in compensazione con modello F24. Tale contributo non concorre alla formazione di reddito.

Pace fiscale e cartelle esattoriali

Cosa contiene il decreto sostegno in relazione ad uno dei punti centrali, ovvero la pace fiscale? C’è stato il via libera all’azzeramento delle cartelle esattoriali relative al periodo 2000-2010 con un tetto massimo di € 5.000, tenendo però conto che si fa riferimento ad un reddito limite di € 30.000.

Anche la rottamazione ter è inclusa nel provvedimento, inserendo difatti una proroga al termine di pagamento di queste rate.

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In relazione ai debiti cancellati dal decreto sostegno si tratta di debiti non superiori a € 5.000 conteggiati al momento dell’entrata in vigore del decreto, non facendo quindi riferimento all’importo originario del debito. Sorte capitale, sanzioni ed interessi sono inclusi (non gli interessi di mora né tanto meno l’aggio o la rimunerazione di riscossione). Altro parametro da considerare è il reddito, che non deve essere superiore ai 30.000 € nell’anno 2019, riguardante sia le persone fisiche che le società. Esclusi dal conteggio del reddito i redditi a tassazione separata, come il TFR o gli introiti arretrati da lavoro dipendente, mentre contribuiscono al reddito quelli a cedolare sugli affitti.

Canone RAI ridotto del 30% e riduzione delle bollette elettriche

Per l’anno 2021 il canone di abbonamento RAI viene ridotto del 30% per le strutture ricettive (come bar e ristoranti) dove avviene la somministrazione ed il consumo di bevande. Sempre per l’anno 2021 vengono stanziati 25 milioni di euro per l’Agenzia delle Entrate in modo tale che, i soggetti che avessero già corrisposto il canone RAI prima dell’entrata in vigore del Decreto Sostegno, possano godere di un credito di imposta equivalente al 30% del versamento del canone RAI.

Previsto inoltre uno sconto del valore totale di 600 milioni di euro per la riduzione di bollette elettriche di locali, negozi ed altre attività (differente rispetto al bonus elettrico per il disagio economico): difatti le bollette elettriche connesse in bassa tensione relative ad usi non domestici verranno ridotte nei mesi di aprile, maggio e giugno 2021.

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali per il Decreto Sostegno

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F.A.Q. per Decreto Sostegno: Fondo perduto, Pace Fiscale e canone RAI

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