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SuperBonus 110% semplificato: proroga fino al 2023 e CILA!

Tempo di Lettura: 6 minuti
Incentivi Superbonus 110 Semplificato

Confermato fino al 2023 il Superbonus 110%, consentendo anche di continuare a sfruttare tutte le varie modalità di fruizione del bonus: detrazione Irpef, sconto in fattura e cessione del credito. Misura rinnovata da cima a fondo, estendendo la platea dei beneficiari, rendendo meno vincolanti i requisiti di accesso e semplificando la procedura di richiesta che risulta spesso farraginosa.

La semplificazione prevede difatti che gli interventi che rientrano sotto l’incentivo del superbonus vengano considerati manutenzione straordinaria, venendo quindi realizzati tramite comunicazione di inizio lavori asseverata: viene infatti introdotta la CILA – Superbonus, la comunicazione unica che renderà più snella la procedura burocratica legata al Superbonus. Anche per quanto riguarda i lavori trananti e trainati vengono previste delle modifiche, in modo che possano essere inclusi nel superbonus con meno requisiti a cui ottemperare.

È prevista l’esclusione dall’elenco dei lavori dei soli interventi di demolizione e ricostruzione edile: ecco come il governo italiano sta semplificando il Superbonus 110%, permettendo un più semplice accesso all’incentivo più trainante ed interessante per l’edilizia! Vediamo nei dettagli le novità che riguardano il Superbonus 110% semplificato.

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Tabella dei Contenuti

Superbonus 110%: Perché lo Stato sta pagando le ristrutturazioni agli italiani

È un quesito che molti si sono posti: perché lo Stato dovrebbe prolungare e promuovere una manovra dove viene praticamente rimborsato l’intero ammontare delle spese di ristrutturazione OLTRE ad un ulteriore 10%? Cosa ci guadagna il Governo Italiano? La risposta la possiamo dedurre da due sigle che probabilmente abbiamo sentito ripetere spesso: Nadef e PNRR. Di cosa si tratta? Nadef sta per Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, relativa all’anno 2021. Mentre il PNRR si riferisce al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Stiamo qui parlando di accordi che inglobano una volontà comune europea: migliorare l’efficienza energetica delle proprie strutture edili, nella misura del 50% minimo, entro l’anno 2025. È un obiettivo previsto anche in vista dei fondi ricevuti dalla comunità europea in merito di Recovery Found, messi a disposizione durante questo periodo di grave crisi.

Per incentivare questa ripresa edile c’è bisogno di un numero considerevole di investimenti, che non possono essere sostenuti completamente dagli italiani con le sole loro forze. Questi lavori di riqualificazione energetica e di ristrutturazione, generalmente costosi, possono essere coperti proprio da misure come il Superbonus 110%: quindi il Superbonus è l’unico mezzo in questo periodo di crisi economica di poter raggiungere l’obiettivo prefisso dal PNRR di riqualificazione energetica del parco edifici italiano.

Superbonus 110 proroga per il 2022 e per il 2023: quando e come

L’obiettivo italiano di efficientare il parco degli edifici pubblici per almeno il 50% entro il 2025 deve per forza basarsi sulla misura più incentivante degli ultimi anni, il Superbonus 110%: una misura che permette di raggiungere un efficientazione energetica sugli immobili ristrutturati. È necessario però che questa misuri continui a fornire il proprio apporto per aziende e privati: difatti anche solo anticipare i costi per poi richiedere una restituzione tramite detrazioni Irpef potrebbe essere una misura non sostenibile per tutti i cittadini, specie in una situazione critica come quella affrontata negli ultimi anni.

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Ecco spiegati i motivi della proroga Superbonus 110 per tutto il 2022 e in alcuni casi anche fino al 2023, confermando anche lo sconto in fattura e la cessione del credito. Quando e per quali casistiche l’incentivo viene esteso fino al 2023? Quando invece fino al 2022?

Il recente Decreto Semplificazioni, approvato recentemente per mettere in atto tutte le iniziative sancite dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) permette di fissare le nuove scadenze del Superbonus 110%:

ScadenzaA chi è rivoltoProroga
30 giugno 2023Istituti case popolari (IACP)31 dicembre 2023 se completato il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023
31 dicembre 2022Edifici condominiali
30 giugno 2022Edifici unifamiliari
30 giugno 2022Edifici condominiali con unico proprietario e con 4 unità immobiliari massimo31 dicembre 2023 se completato il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023

L’ufficialità di tali condizioni sarà confermata a fine anno, in occasione della pubblicazione della prossima Legge di Bilancio 2022.

Superbonus 110 come funziona

Come spiegato in dettaglio nella nostra guida al Superbonus 110%, gli interventi che vengono inclusi nel maxi incentivo sono di 2 nature differenti: interventi trainanti e interventi trainati. La differenza sostanziale sta in questo semplice concetto: in presenza di un lavoro trainante o principale si potrà avere accesso al Superbonus e vi si potrà connettere anche un lavoro trainato o secondario. Ma se ci si troverà in presenza di un solo lavoro trainato o secondario, la detrazione non sarà disponibile: sarà necessario includere nel planning di ristrutturazione un intervento principale.

Gli interventi trainanti o principali includono:

  • Adeguamento sismico;
  • Isolamento termico degli involucri (cappotto termico);
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Fra gli interventi secondari o trainati includiamo:

  • Efficientamento energetico;
  • Abbattimento delle barriere architettoniche;
  • Installazione di pannelli solari;
  • Installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici;
  • Sostituzione degli infissi.

Vedi anche

Sconto in fattura, detrazione Irpef o Cessione del credito?

Come orientarsi quando si tratta di scegliere fra le modalità di detrazione del Superbonus 110%? Analizziamo le differenze fra sconto in fattura, detrazione e cessione del credito.

Vedi Anche:  Come funziona il Superbonus 110%: la guida completa ai bonus

Detrazione Irpef: in questo caso si dovranno pagare tutti gli interventi nella loro interessa per poi ricevere indietro il 110% della spesa affrontata sotto forma di sconto sulle tasse da pagare, uno sconto che equivarrà al 110% delle spese sostenute appunto e che verrà ripartito equamente in un lasso di tempo di 5 anni.

Sconto in fattura: tramite questa opzione il cliente non dovrà anticipare la spesa ma sarà l’impresa che anticiperà i costi, ricevendo successivamente la restituzione del 110% delle spese tramite credito di imposta. Si tratta sicuramente della opzione più comoda o vantaggiosa ma sarà necessario accordarsi con un’azienda disposta ad anticipare i costi.

Cessione del credito: qui invece si tratta di cedere il proprio credito maturato presso lo Stato ad un istituto di credito, finanziario o una banca. Tale prassi può essere avviata sia dal proprietario dell’azienda che effettua i lavori che dal proprietario dell’immobile.

CILA-Superbonus: il modulo unico per la comunicazione dei lavori

Come spiegato nella nostra guida al superbonus, una delle difficoltà ricorrenti di questo incentivo era rappresentata sicuramente dall’elevato numero di requisiti e lungaggini burocratiche che si dovevano sostenere. Basti considerare la stima che circa il 10% dei richiedenti abbiano potuto beneficiare della misura per comprendere quanto complessa fosse la procedura legata al superbonus.

Il Decreto Semplificazioni aveva proprio la mira di alleggerire e semplificare alcune delle procedure di validazione, come per esempio l’eliminazione relativa allo stato legittimo dell’immobile, sostituito appunto con la CILA (Comunicazione Inizio Lavoro Asseverata).

Grazie al Decreto Recovery (un DL che unisce il DL Governance ed il DL Semplificazioni) entra in vigore questa semplificazione, che quindi si riassume alla necessità della sola CILA per l’avvio dei lavori, anche per gli interventi strutturali degli edifici o dei prospetti.

Nel caso specifico del superbonus ci si riferisce alla CILA-Superbonus, un modello unico da usare in tutta Italia da utilizzare per tutti gli interventi legati ed inclusi nel Superbonus 110%. Dovrà ovviamente essere redatto da un professionista e restano valevoli le successive valutazioni e segnalazioni in caso di irregolarità nelle dichiarazioni.

Altre novità: per opere di cosiddetta edilizia libera sarà sufficiente la sola descrizione dell’intervento; le variazioni apportate in corso d’opera richiederanno una comunicazione post lavori integrando la CILA presentata inizialmente. Decade inoltre la necessità di presentare l’agibilità, essendo tali interventi concepiti per il miglioramento dell’efficientamento antisismico e di quello energetico.

Decade anche l’obbligo della dichiarazione di conformità urbanistica per opere di intervento strutturale, come per interventi per il rifacimento del tetto, solaio o scale (dichiarazione richiesta in caso di Superbonus 110% o di Sismabonus). Per quanto riguarda invece cappotto termico e cordolo anti-sismico d’ora in poi tali interventi andranno in deroga alle distanze minime fra edifici previste per legge. Nota a margine anche per il fotovoltaico che ora potrà essere installato all’interno di centri storici, specificamente all’interno delle “zone A” individuate dai Comuni successive al 1968: dovrà però trattarsi di un intervento installante pannelli integrati e non riflettenti non snaturanti i paesaggio.

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Per quanto riguarda, invece, i lavori trainati, ci sono novità per quanto riguarda gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, che possono essere realizzati anche in palazzine dove non abitino persone disabili: sarà sufficiente che risieda anche un solo inquilino che abbia almeno 65 anni di età. Un altro intervento trainato interessato dalla semplificazione è quello che riguarda il fotovoltaico, che ora concede l’installazione di pannelli fotovoltaici integrati e non riflettenti (questa essendo una condizione inderogabile) anche su edifici siti nella zona A del centro storico.

Ulteriore novità è quella rappresentata dalle tempistiche dilatate concesse a chi dovrà trasferire la propria residenza nel comune dell’immobile acquistato: in caso di acquisto si un edificio oggetto di interventi di ristrutturazione incentivati al 110% le tempistiche passano da 18 a 30 mesi, con un’imposta di registro ridotta del 2%.

Cosa indicare nella CILA

Dovranno essere comunicati gli estremi del permesso di costruzione o del provvedimento legittimante l’immobile. In caso di edifici più antichi sarà sufficiente la dichiarazione attestante che i lavoro di costruzione dell’immobile siano stati completati prima del 1 settembre 1967. Ad ogni modo decade l’attestazione di stato legittimo, che si rivelava essere una delle pratiche più complesse ed onerose dell’intero iter.

Il “boost” prodotto in termini di tempistiche è notevole, risparmiando notevoli tempistiche tecniche necessarie ad ottenere la documentazione degli archivi edilizi dei Comuni (rappresentato in media da circa 3 mesi di attesa per ogni immobile). Una considerazione deve essere fatta anche per quel che riguarda il risparmio economico: la stima del risparmio di spesa per adempimenti burocratici è di circa 110 milioni di €, cifra da reinvestire nella spesa produttiva, in progettazione e realizzazione degli interventi.

Superbonus 110%: aumentano i beneficiari

Ulteriore novità del Superbonus 110% Semplificato è la possibilità di ammettere nuove categorie catastali che possono usufruire del provvedimento: vengono inclusi ora gli edifici in B/1, B/2 e D/4, che si riferiscono ad ospedali, caserme, convitti, educandati, seminari, case di cura, orfanotrofi e caserme.

Per poter essere inclusi nel provvedimento del Superbonus Semplificato, questi tipi di edifici devono rispettare dei requisiti specifici aggiuntivi dedicati a questo tipo particolare di struttura, che riguardano prima di tutto la catalogazione dell’intervento di ristrutturazione all’interno di una prestazione assistenziale o di natura socio-sanitaria. Inoltre il CdA non dovrà percepire proventi dalla sua mansione e dovrà esibire un regolare certificato attestante la proprietà della struttura, o l’utilizo in comodato d’uso gratuito oppure l’usufrutto.

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

F.A.Q. per SuperBonus 110% semplificato: proroga fino al 2023 e CILA!

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