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Finanzia i tuoi progetti d'impresa con i Contratti di Sviluppo!
Scopri come funzionano i Contratti di sviluppo Invitalia che finanziano i progetti di imprese industriali, agricole, turistiche e di tutela dell’ambiente.

Contratti di sviluppo Invitalia: agevolazioni per le imprese

Tempo di Lettura: 4 minuti
contratti di sviluppo
Contratti di sviluppo

I contratti di sviluppo sono le agevolazioni dello Stato rivolte alla crescita delle imprese industriali, agricole, turistiche e di tutela ambiente. La misura è gestita da Invitalia e consiste nello stanziamento di contributi e finanziamenti rivolte alle imprese collocate sul territorio italiano per aumentare la loro produzione.

Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha ereditato questo programma che è attivo dal 2011.

Vediamo insieme come accedere ai Contratti di sviluppo e come funzionano in questo anno.

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Tabella dei Contenuti

Cosa sono i Contratti di sviluppo?

I Contratti di sviluppo sono un sostegno economico rivolto alle imprese che ricevono contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, o entrambi in combinazione tra loro, a fronte di investimenti per aumentare la produttività.

Infatti, gli investimenti che le imprese beneficiarie devono compiere riguardano obiettivi di produzione, strategici e di innovazione di grande entità.

L’investimento complessivo che le imprese devono compiere per accedere ai contratti di sviluppo è di 20 milioni di euro, 7,5 milioni se esso riguarda la trasformazione e messa in commercio dei prodotti agricoli, lo sviluppo turistico di zone del nostro territorio e la riconversione costruzioni edili abbandonate.

A chi spettano i Contratti di sviluppo?

Per poter beneficiare dei Contratti di sviluppo Invitalia, non importa che le imprese siano italiane o straniere, né la loro dimensione.

Inoltre, le imprese possono anche realizzare i programmi dei Contratti di sviluppo in partecipazione con altre presentando la richiesta:

  • in forma autonoma;
  • congiuntamente attraverso il contratto di rete.

Nei contratti di sviluppo, le imprese che accedono alle agevolazioni previste hanno dei ruoli ben precisi. Infatti, ci saranno le imprese:

  • proponenti, ossia quelle sostengono il programma di sviluppo ed hanno la responsabilità economica e tecnica dello stesso;
  • aderenti, ossia quelle che sostengono assieme alle proponenti il programma, investendo su di esso;
  • partecipanti, ovvero quelle che svolgono progetti di innovazione, ricerca e sviluppo all’interno del programma.
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Le imprese proponenti devono presentare programmi che contengano spese e costi ammessi nella misura:

  • non al di sotto dei 10 milioni di euro per i progetti industriali e di tutela dell’ambiente;
  • non al di sotto dei 3 milioni di euro per i programmi di trasformazione e commercio dei prodotti agricoli;
  • non al di sotto dei 5 milioni di euro per i progetti turistici;
  • 3 milioni di euro peri progetti turistici delle zone interne del territorio e per il recupero delle infrastrutture edilizie in disuso.

Per le imprese aderenti, invece, l’investimento non deve essere al di sotto di 1 milione e mezzo di euro.

Quali sono i programmi finanziati dai Contratti di sviluppo?

I programmi finanziati dai Contratti di sviluppo Invitalia sono quelli di natura:

  • industriale e di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • per la salvaguardia dell’ambiente;
  • sviluppo delle attività di turistiche con il 20% di copertura rivolta alle attività commerciali;
  • di innovazione, ricerca e sviluppo anche in combinazione tra loro;
  • infrastrutturali di interesse pubblico.

Tali programmi per essere finanziati devono essere realizzati dalle imprese in 3 anni con possibile proroga di un diciotto mesi, sostenuta da valide motivazioni dall’azienda.

Quali sono le agevolazioni previste dai Contratti di sviluppo?

Le tipologie di agevolazioni previste dai Contratti di sviluppo Invitalia che possono anche finanziare i programmi in maniera combinata tra loro sono:

  • finanziamenti agevolati che possono sovvenzionare al massimo il 75% delle spese ammesse;
  • contributo in conto interessi;
  • contributo in conto impianti;
  • contributo rivolto alla spesa;
  • adesione per un periodo limitato al capitale di rischio.

La quantificazione degli investimenti dipende dalle dimensioni delle imprese, dalla tipologia del progetto presentato e dal luogo dove esso si sviluppa.

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Quali sono le spese agevolabili dai Contratti di sviluppo?

Le spese ammesse dai Contratti di sviluppo dipendono dalle finalità del programma presentato dalle imprese proponenti.

Infatti, le spese agevolabili per progetti industriali, turistici e di tutela dell’ambiente sono:

  • lavori riguardanti il suolo aziendale e la sua sistemazione per al massimo il 10% della spesa totale;
  • opere murarie e di natura simile per al massimo il 40% della spesa totale, il 70% per i programmi turistici;
  • infrastrutturali;
  • attrezzature, macchinari e impianti rivolti alla produzione aziendale;
  • brevetti, licenze, conoscenze e abilità tecniche anche non brevettate;
  • consulenze per al massimo il 4% della spesa totale destinate alle piccole e medie imprese.

Invece, le spese ammesse per i progetti di innovazione, ricerca e sviluppo sono quelle per:

  • il personale, tranne quello dell’amministrazione, della contabilità e del settore commerciale;
  • attrezzature e strumenti nuovi e utilizzati nei periodi di realizzazione del progetto;
  • acquisto di licenze, brevetti, competenze e consulenze;
  • costi per servizi legati all’attività di ricerca e sviluppo;
  • materiali impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo.

Come richiedere i finanziamenti dei Contratti di sviluppo?

La domanda per ottenere le agevolazioni deve essere fatta in via telematica sul sito di Invitalia.

Per farlo, sono necessari:

  • SPID, CIE o CNS;
  • entrare nella piattaforma dedicata al servizio sul sito dell’ente dopo aver effettuato l’iscrizione.

La domanda può essere presentata da un rappresentante legale dell’impresa o da un procuratore speciale ed avere una PEC e firma digitale.

Per inviare la domanda bisogna compilare il piano di impresa assieme agli allegati previsti, con l’ottenimenti di un protocollo elettronico.

Le domande verranno valutate da Invitalia in base all’ordine cronologico di ricezione entro 4 mesi dal suo invio.

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In caso di esito positivo della valutazione, l’ente procederà ad assegnare le agevolazioni alle imprese partecipanti in base al tipo di programma presentato.

I programmi di sviluppo industriale, per essere approvati, dovranno soddisfare almeno 2 delle seguenti condizioni da realizzare:

  • incremento dell’occupazione;
  • creare o migliorare la filiera diretta e allargata;
  • attrarre investimenti esteri e migliorare la presenza dell’impresa sui mercati internazionali;
  • sviluppo tecnologico;
  • impatto positivo sull’ambiente.

Per i programmi per le attività turistiche i 2 requisiti da soddisfare devono concernere:

  • incremento dell’occupazione;
  • recupero delle strutture edilizie in disuso;
  • incidere sulla filiera turistica;
  • crescita della domanda turistica in tutte le stagioni;
  • coinvolgere un unico distretto turistico;
  • attrarre investimenti dall’estero.

Invece, per valutare i programmi di innovazione, ricerca e sviluppo, Invitalia si fa aiutare da esperti iscritti all’Albo oppure da enti di ricerca.

In caso di investimenti in programmi con costi oltre i 50 milioni di euro o di 20 milioni per quelli di trasformazione e commercio dei prodotti agricoli si può accedere all’accordo di sviluppo. Esso viene stipulato tra ministero, Invitalia e impresa proponente e dà la possibilità di avere una corsia preferenziale nell’accesso alle agevolazione, tempi di valutazione inferiori (90 giorni) ed il coinvolgimento delle amministrazioni regionali e comunali se partecipano al finanziamento del progetto.

Vedi anche:

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

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F.A.Q. per Contratti di sviluppo Invitalia: agevolazioni per le imprese

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