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Fondo di Garanzia PMI: come accedere alle garanzie Statali

Tempo di Lettura: 7 minuti
Incentivi Fondo Garanzia PMI

Fondo di garanzia PMI: cos’è, a chi è rivolto e come accedere al fondo garanzia nazionale per le Piccole e Medie Imprese. Oggi portare avanti un progetto imprenditoriale richiede un notevole impegno e risorse, risorse che spesso devono essere richieste tramite fondi e finanziamenti. Tutti questi tipi di sovvenzioni, però, richiedono delle garanzie che tutelino gli enti di credito, e non sempre le PMI sono in grado di offrire tali garanzie necessarie. La sigla PMI si riferisce difatti ad aziende di dimensioni che rientrano entro certi parametri occupazionali e finanziari, e potrebbe essere poco appetibile per gli investitori puntare sulle piccole, micro e medie imprese.

È qui che il Governo interviene: Il Fondo di Garanzia istituzionale per le PMI è difatti uno strumento istituito con leggen.662 / 96 (art. 2, comma 100, lettera A) e operativo oramai dall’anno 2000. Scopriamo cosa offre il FDG per le PMI e quali sono le novità introdotte nel corso degli anni.

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Tabella dei Contenuti

Cos’è il Fondo di garanzia PMI?

Come suggerisce la parola, stiamo parlando di un fondo di garanzia statale offerta (e grazie anche all’Unione Europea) per il sostegno alle PMI che non possono disporre di ulteriori garanzie quando devono accedere a crediti. Lo Stato diventa garante per le imprese, affiancando o sostituendo le garanzie reali portate dalle imprese. Rappresenta sicuramente una strategia vincente e molto utile alle imprese: accedere ai crediti diventa più facile e i rischi per gli istituti bancari vengono ridotti, rendendo più facile per loro l’erogazione di credito ed incentivi per le PMI. Quindi tutti i costi aggiuntivi (fidejussioni, polizze assicurative, etc) vengono azzerati essendo sostituiti dalle garanzie statali.

Una tale garanzia è a rischio 0 anche per gli istituti bancari i quali, in caso di insolvenza della PMI, verranno risarcito direttamente dal Fondo. Addirittura in caso di un eventuale esaurimento di fondi di del Fondo di Garanzia, il rimborso proverrà direttamente dallo Stato.

Come funziona il Fondo di Garanzia PMI?

Il contributo offerto dal Ministero dello Sviluppo economico può essere attivato solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Questo Fondo, sostenuto anche con finanziamenti europei, non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente, ad eccezione dei finanziamenti fino a € 30.000,00 che prevedono un tetto massimo di tassi e commissioni. Difatti le discussioni relative a tassi di interesse, condizioni di rimborso ed dettagli secondari del finanziamento vengono lasciati alla contrattazione tra impresa ed istituto di credito. Nota marginale ma importante: sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie assicurative, reali o bancarie.

Chi può avere accesso al fondo e quali soggetti garantisce

Chi può accedere al fondo di garanzia per le PMI?

  • Tutte le micro, piccole o medie imprese (quelle che rientrano nel concetto di PMI appunto) iscritte al Registro delle Imprese;
  • I professionisti iscritti agli ordini professionali relativi oppure che aderiscano ad associazioni professionali iscritte all’elenco apposito del Ministero dello Sviluppo Economico.
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Novità del Decreto Liquidità: vengono inserita nel provvedimento l’ammissibilità di:

  • small mid cap (ovvero di imprese con un numero di dipendenti massimo di 499);
  • persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, broker, agenti e sub agenti di assicurazione ed enti del Terzo settore, ma solo limitatamente a finanziamenti fino ed € 30.000,00.

Altre specifiche che riguardano il decreto liquidità verranno considerate nella sezione Aggiornamenti al Fondo di Garanzia PMI.

Come presentare la domanda per il Fondo di garanzia PMI

Come accedere al fondo di garanzia? Come indicato precedentemente, questo tipo di incentivo non può essere richiesto direttamente dall’impresa che cerca crediti: la PMI non può inoltrare direttamente la richiesta presso il Fondo. A fronte di una richiesta di finanziamento effettuato presso banche, società di leasing e altri intermediari finanziari, si potrà sollecitare l’istituto rispettivo affinché sia acquistata la garanzia diretta presso lo Stato. Tutta la gestione della domanda presso il Ministero dello Sviluppo verrà gestito dalla banca stessa.

Alternativamente ci si potrà rivolgere presso un Confidi (acronimo di “consorzio di garanzia collettiva dei fidi”, ovvero un consorzio italiano atto a prestare garanzie per l’agevolare alle imprese l’accesso a finanziamenti) che garantisca l’operazione in prima istanza e richieda la controgaranzia al Fondo. Importante sottolineare che qualsiasi istituto bancario scelto è abilitato a presentare domande presso il Fondo mentre, per quanto riguarda il Confidi, l’istituto dovrà essere specificatamente accreditato.

Settori di intervento del Fondo di Garanzia PMI & tempistiche

Qualsiasi settore può essere incluso negli interventi, ad eccezione del settore delle attività finanziarie, fatta eccezione per le attività di broker, agenti e subagenti di assicurazione. Discorso a parte per le imprese agricole, le quali possono utilizzare soltanto la riassicurazione richiedendola presso un confidi operante nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca.

Uno dei punti di forza di tale sistema sta nelle procedure veloci e snelle, che consentono una tempistica di risposta rapidi. Il Consiglio di gestione si riunisce difatti 2 volte a settimana per verificare i requisiti del richiedente e, in caso favorevole, adottare la delibera a procede. Tutti i passaggi sono notificati all’impresa richiedente tramite email, sia in fase di presentazione della domanda che in eventualità di adozione della stessa. Ecco le indicazioni che è possibile ricevere in fase di lavorazione della domanda:

  • richiesta acquisita: domanda inviata da una banca o confidi presso il Fondo;
  • richiesta assegnata: domanda presa in carico;
  • in lavorazione: domanda in corso d’esame;
  • proposta assegnata al comitato: fase istruttoria della domanda completata. A breve la richiesta sarà inoltrata presso il Consiglio di Gestione per la delibera (proposta positiva, condizionata o negativa);
  • esito positivo incondizionato: operazione approvata;
  • esito positivo condizionato: operazione approvata ma subordinatamente all’adempimento di uno o più obblighi;
  • in attesa di documentazione integrativa: il Gestore ha richiesto informazioni aggiuntive;
  • inviata documentazione: la banca o il Confidi ha invitato risposte alle integrazioni richieste.

Quali banche aderiscono al Fondo di garanzia PMI

Oltre 500 sono le banche, i confidi e gli intermediari finanziari convenzionati con il fondo di garanzie: nel sito web del Ministero dello Sviluppo Economico si potranno trovare tutte le informazioni utili per identificare soggetti specifici a cui rivolgersi per ottenere informazioni e prestiti garantiti dallo Stato.

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Fondo Garanzia PMI: Quali operazioni sono garantite e per quali importi

Il Fondo di garanzia viene concesso per tutte le operazioni con finalità ultima l’attività d’impresa, che sia nel breve o nel medio – lungo termine. Questo riguarda sia l’iniezione di liquidità nelle casse dell’attività, sia l’utilizzo dei fondi per investimenti.

Esistono essenzialmente 2 tipi di garanzia per le coperture del Fondo:

  • Garanzia diretta: dallo Stato su richiesta dell’istituto bancario;
  • Riassicurazione e controgaranzia: su richiesta del Confidi;

I soggetti garanti, come un Confidi, possono richiedere Riassicurazioni e controgaranzie assieme riguardo alla stessa operazione finanziaria ma solo in situazioni di garanzie dirette, esplicite, irrevocabili, incondizionate e esecutibili a prima richiesta dalla banca (anche in presenza di un acconto adatto). Se tali condizioni non venissero rispettate, solamente la riassicurazione potrà essere richiesta.

Start up e imprese innovative: cosa prevede il Fondo

In caso di startup innovative, PMI innovative o di incubatori certificati il Governo ha introdotto alcune novità atte a facilitare l’accesso alle imprese innovative e in rapida crescita. Per queste casistiche esiste ora la possibilità di attivare la copertura del Fondo di Garanzia in modo gratuito e seguendo procedure ampiamente semplificate. Si parla di una copertura coprente l’80% del prestito per una cifra massima di € 2,5 milioni ad impresa.

Gli aggiornamenti introdotti da decreti e leggi di bilancio

Come regolarmente accade con gli interventi incentivanti presentati dallo Stato, sono state introdotte diverse modifiche e potenziamenti nel corso degli anni. Ecco elencate le modifiche che il Fondo di garanzia per le PMI ha subito negli anni grazie ai vari decreti presentati

Fondo di Garanzia PMI decreto Cura Italia

L’impatto del Coronavirus ha avuto tristi conseguenze non solo sulla popolazione, ma anche sulle imprese e sull’andamento dell’economia. Il Governo ha dovuto iniziare l’emanazione di nuovi decreti per contenere gli effetti della pandemia sull’economia italiana. Ecco le novità introdotte dal decreto “Cura Italia”(n. 10 / 2020):

  • Importo massimo garantito per la singola impresa: aumento da € 2,5 milioni a € 5 milioni;
  • Operazioni di estinzione di finanziamenti (rinegoziazione, consolidamento di passività a breve) erogati dalla stessa banca diventano ammissibili;
  • Estesa la durata della garanzia sui finanziamenti già garantiti e che sono oggetto di sospensione delle rate o della sola quota capitale da parte delle banche finanziatrici;
  • Annullato il pagamento delle commissioni per il mancato perfezionamento delle operazioni finanziarie presentate dalla data di entrata in vigore del decreto;
  • Ammessi a garanzia i finanziamenti a persone fisiche esercitanti l’attività di impresa, arti o professioni la cui attività d’impresa sia stata danneggiata dall’emergenza COVID-19 (per finanziamenti inferiori a 18 mesi fino a € 3.000) in modo gratuito e senza valutazione;
  • Estensione automatica della durata della garanzia del Fondo per le PMI che concordano con la banca la sospensione dei pagamenti oggetto di moratoria.

Decreto Liquidità

Il “Decreto Liquidità” (n. 23 / 2020) è stato introdotto in pieno lockdown per sostenere la ripartenza del sistema produttivo italiano. Grazie a questo intervento il Fondo è ora in grado di garantire fino a € 100 miliardi di liquidità, estendendosi fino alle imprese conteggianti fino a 499 dipendenti.

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Ecco cosa prevede:

  • 100% di copertura per prestiti fino a € 30.000,00, senza alcuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale;
  • 100% (90% dallo Stato e 10% dai Confidi) per prestiti fino a € 800.000,00, senza valutazione andamentale;
  • nei casi restanti 90% con un tetto massimo a € 5 milioni come importo garantito e senza valutazione andamentale. Vi possono accedere le imprese fino a 499 dipendenti e con ricavi fino a 3,2 milioni di euro.

Il Decreto Liquidità introduce una procedura semplificata e di accesso immediato alla garanzia del Fondo, prevedendo il rilascio di una copertura pari al 100% dell’importo richiesto, sia in garanzia diretta che in riassicurazione, solo però in queste specifiche situazioni:

  • PMI;
  • Persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, inclusive le associazioni professionali e le società tra professionisti;
  • Agenti di assicurazione, subagenti di assicurazione e broker;
  • Enti del Terzo settore, inclusivi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, esercenti sia di attività di impresa che commerciale, anche in via non esclusiva o finalizzata all’autofinanziamento.

L’importo del prestito garantito non potrà superare il doppio della spesa salariale si un anno oppure il 25% del fatturato.

Indicazioni aggiornate anche per i tempi di restituzione:

  • prestiti fino a € 30.000,00: restituzione in 10 anni (da 6) con l’inizio del rimborso che dovrà scattare non prima dei 2 anni dall’erogazione;
  • prestiti fino a € 800.000,00 tempi di restituzione del prestito di 30 anni.

Decreto Agosto

Il decreto n. 104/2020 introduce un nuovo finanziamento al Fondo di garanzia per le P.M.I e l’espansione delle imprese ammissibili. La normativa incluse le aziende che:

  • sono state ammesse alla procedura del concordato con continuità aziendale;
  • hanno stipulato accordi di ristrutturazione dei debiti o hanno presentato un piano in tal senso (NB: alla data di presentazione della domanda, le esposizioni non devono essere classificabili come esposizioni deteriorate, non devono presentare importi in arretrato e il soggetto finanziatore dovrò poter ragionevolmente presumere il rimborso integrale entro la scadenza, basando tali conclusioni sull’analisi della situazione finanziaria del debitore).

Continuano ad essere escluse le imprese presentanti crediti deteriorati classificati come “sofferenze”.

Inoltre sono ora incluse le “persone fisiche esercenti attività di cui alla sezione K del codice ATECO”: tutti gli operatori del credito agenti in Attività Finanziaria e Collaboratori potranno godere dei benefici del Fondo di Garanzia PMI.

Legge di Bilancio 2021

Tramite la legge di bilancio 2021 il Governo ha deciso finanziare nuovamente il Fondo di Garanzia per le PMI, con fondi che ammontano a:

  • 2022: € 500 milioni;
  • 2023: € 1 miliardo;
  • 2024: € 1,5 miliardi;
  • 2025: € 1 miliardo;
  • 2026: € 500 milioni.

Stanziati inoltre 1,55 miliardi di Euro per in fondo SIMST dedito alla internazionalizzazione delle imprese italiane, per sopperire alla lotta contro la pandemia. Inoltre il piano straordinario in aiuto del Made Italy di ICE gode di uno stanziamento di 50 milioni di € l’anno.

Vedi anche:

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

  • Fondo di Garanzia PMI: sito ufficiale

F.A.Q. per Fondo di Garanzia PMI: come accedere alle garanzie Statali

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