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Rinegoziare il mutuo senza costi aggiuntivi per passare al tasso fisso si può!
Con la nuova Legge di Bilancio si può richiedere la rinegoziazione mutuo per passare al tasso fisso, facendone richiesta entro il 31 dicembre 2023.

Come Rinegoziare mutuo e passare al tasso fisso a costo zero

Tempo di Lettura: 2 minuti
rinegoziazione mutuo
Rinegoziazione mutuo

La Legge di Bilancio 2023 permette a chi ha in corso il pagamento del mutuo di poterlo rinegoziare con la propria banca e passare dal tasso variabile al tasso fisso senza costi. La normativa dà la possibilità di rinegoziare mutuo a determinate condizioni di ISEE e importo del prestito.

Avviare una rinegoziazione mutuo vuol dire mettere in atto una procedura che muta le condizioni previste dall’accordo di prestito mediante un nuovo contratto con l’istituto di credito con il quale il mutuatario lo ha stipulato precedentemente.

Per rinegoziare mutuo, solitamente, la banca può decidere di non accettare la richiesta di riformulare l’accordo di prestito ma la Legge di Bilancio 2023 stabilisce che per le persone che hanno un determinato ISEE e ammontare del prestito non esiste la possibilità di smarcarsi dalla richiesta e fare la rinegoziazione mutuo tasso fisso stessa banca.

Vediamo insieme a chi spetta e come richiedere la rinegoziazione mutuo.

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Tabella dei Contenuti

A chi spetta la rinegoziazione mutuo

Ottenere la rinegoziazione mutuo stessa banca, passando dal tasso fisso al tasso variabile e riformulando l’accordo di prestito a costo zero, è possibile per coloro che hanno un accordo di prestito che:

  • è ipotecario;
  • a tasso variabile per tutta la sua durata;
  • acceso o in accollo prima del 1° gennaio 2023;
  • l’importo all’origine della sua stipulazione non deve superare i 200.000 euro;
  • deve essere stato stipulato per comprare o ristrutturare una abitazione.

I soggetti che hanno un accordo con questa caratteristiche possono rinegoziare mutuo e passare dal tasso variabile al tasso fisso senza costi aggiuntivi se:

  • hanno un ISEE non al di sopra dei 35.000 euro;
  • hanno pagato le rate del mutuo senza ritardi a meno di accordo diverso tra mutuatario e banca.
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Ricordiamo che passare dal tasso fisso al tasso variabile ha la convenienza di non essere esposti alla fluttuazione dei tassi d’interesse che possono aumentare esponenzialmente la rata del mutuo.

La procedura di rinegoziazione mutuo

I beneficiari della rinegoziazione mutuo possono ottenere la rimodulazione dell’accordo di prestito e ottenere un tasso annuo nominale fisso che non deve essere al di sopra del valore più basso tra:

  • l’interest rate swap (IRS), che consiste nel valore con il quale le banche europee trasferiscono il denaro, in euro a 10 anni;
  • l’interest rate swap (IRS) in euro per la durata restante del mutuo e, se non è possibile, la quotazione dell’IRS per la durata precedente, seguendo la data di rinegoziazione alla pagina ISDAFIX 2 del circuito Reuters.

Il nuovo accordo di mutuo avrà un tasso fisso che sarà valido fino alla fine del contratto o per un periodo più breve se mutuatario e banca si accordano diversamente.

In alternativa, il beneficiario della rinegoziazione mutuo può ottenere un allungamento dell’accordo fino a 5 anni se le rate da pagare del nuovo contratto non superano i 25 anni.

Si può accedere alla rinegoziazione mutuo per passare al tasso fisso a costo zero facendone richiesta entro il 31 dicembre 2023.

Infine, non servono altre garanzie ipotecarie da presentare per rinegoziare mutuo così come di espletare le formalità già eseguite prima di accendere il prestito.

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