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Flexible benefit: la soluzione esentasse per datori di lavoro e dipendenti
I Flexible benefit sono una forma di welfare aziendale vantaggiosa a livello fiscale e non solo per aziende e lavoratori.

Che cosa sono i Flexible benefit per i lavoratori dipendenti

Tempo di Lettura: 3 minuti
flexible benefit
Flexible benefit

Quando si parla di Flexible benefit ci si riferisce e quell’insieme di beni e servizi che un’azienda eroga in favore del lavoratore dipendente in aggiunta al suo stipendio. Questi benefici non sono in denaro e vengono concessi dal datore di lavoro per migliorare la qualità della vita professionale e familiare del proprio dipendente. I Flexible benefit spesso sono regolati dalla contrattazione collettiva, vengono distribuiti all’insieme del parco lavoratori di un’impresa o a specifiche categorie professionali e sono utilizzati soprattutto all’interno delle medie e grandi imprese.

A differenza dei fringe benefit, questi benefici vengono considerati come retribuzione complementare e non sono oggetto di tassazione imponibile, mentre i primi hanno un limite di spesa per non essere tassati di 258,23 euro per i dipendenti senza figli ed di 3.000 euro per quelli con almeno un figlio.

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Tabella dei Contenuti

Il funzionamento dei Flexible benefit in azienda

I Flexible benefit fanno parte del piano di welfare aziendale che il datore può decidere di creare in favore dei suoi dipendenti ed al quale i lavoratori possono usufruire sulla base delle loro preferenze.

Solitamente, questo piano può sostituire i premi di produzione per i dipendenti e viene fissato un tetto economico da rispettare per utilizzare questi benefici.

L’erogazione dei Flexible benefit al dipendente può avvenire:

  • nella busta paga mensile;
  • a cadenza periodica;
  • come rimborso spese.

I lavoratori sceglieranno in base ai loro bisogni personali e professionali i benefit presenti nel catalogo di welfare aziendale messo in piedi dal proprio datore di lavoro.

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Flexible benefit esempio

Sono diversi i beni ed i servizi che possono essere erogati come Flexible benefit dall’azienda in favore dei lavoratori dipendenti. Tra questi i più comuni sono sicuramente:

  • assistenza sanitaria integrativa con polizze sanitarie che coprono visite e cure presso centri specialisti convenzionati con esenzione dalle tasse fino a 3.615,20 euro;
  • assicurazioni per la previdenza complementare, in modo da versare somme all’interno di un piano che garantirà un’anzianità serena fino a 5.164,27 euro, il tetto non imponibile a livello fiscale;
  • accesso a mutui o prestiti agevolati;
  • aiuti alla famiglia come gli asili nido aziendali, le borse di studio ed il pagamento delle spese scolastiche per i figli dei dipendenti;
  • la partecipazione a corsi di formazione e a quelli per imparare le lingue straniere;
  • abbonamenti per il teatro, il cinema o la palestra;
  • orari di lavoro modulati in base alle esigenze del lavoratore;
  • il pagamento dell’abbonamento ai mezzi pubblici, di un bonus carburante o la messa a disposizione del servizio di navetta per portare a lavoro i dipendenti.

Questi sono solo alcuni esempi di Flexible benefit che le aziende possono concedere ai loro dipendenti e che servono a migliorarne la qualità della vita lavorativa e familiare.

Flexible benefit: i vantaggi per lavoratori e datori di lavoro

I Flexible benifits comportano una serie di vantaggi di cui il datore di lavoro ed i lavoratori possono beneficiare.

Infatti, l’erogazione di questi benefici portano al lavoratore un’utilità a livello:

  • economico, in quanto non imponibilità fiscale porta ad un aumento del netto dello stipendio che percepisce;
  • qualitativo, inteso come incremento della soddisfazione personale e familiare all’interno dell’azienda.

Invece, per il datore di lavoro, offrire un piano di welfare aziendale in cui siano presenti Flexible benefit per i suoi dipendenti è una soluzione che porta:

  • a diminuire i costi per la deducibilità fiscale di questi benefici;
  • ad una maggiore produttività lavorativa dei dipendenti a seguito della gratificazione dei lavoratori;
  • a migliorare i rapporti con i sindacati in quanto il datore di lavora dà dimostrazione della sua attenzione verso le necessità dei suoi dipendenti;
  • a rendere maggiormente appetibile l’impresa per i lavoratori sotto contratto e per quelli che vorrebbero lavorarci.
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In generale, i vantaggi riguardano entrambe le parti coinvolte ed i Flexible benefit incidono favorevolmente sul clima aziendale e sull’operosità dei lavoratori.

Come creare un piano di Flexible benefit

Il datore di lavoro di un’azienda può decidere di creare un piano di Flexible benefits:

  • in autonomia;
  • applicando il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro;
  • dopo accordo interconfederale;
  • se è frutto di contrattazione territoriale;
  • dopo trattative in azienda con i rappresentanti sindacali.

Questi benefici non in natura possono sostituire i premi di risultato che l’azienda riconosce ai dipendenti, trasferendo la somma non tassabile, al massimo 3.000 euro su redditi che non superano gli 80.000 euro annui, nell’erogazione dei servizi scelti dal dipendente all’interno del piano di Flexible benefit.

Vedi anche:

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

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F.A.Q. per Che cosa sono i Flexible benefit per i lavoratori dipendenti

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