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Bonus mobili ed elettrodomestici: requisiti ed importi

Tempo di Lettura: 8 minuti
Incentivi Bonus Mobili

Bonus mobili: la detrazione fiscale del 50% in caso di acquisto di mobili ed elettrodomestici per gli arredamenti di immobili ristrutturati: quali sono i requisiti, gli importi e le spese ammesse in detrazione? Analizziamo le novità introdotte specificamente per l’anno 2021, partendo dal limite massimo di spesa detraibile che, esclusivamente per il 2021, passa da € 10.000,00 ad € 16.000,00.

Il requisito chiave di questa agevolazione è invece legato ai lavori di ristrutturazione edilizia che permetteranno di poter richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici con relativo sconto fiscale. Degno di nota che, in fase di acquisto, bisognerà tenere conto delle nuove etichette energetiche che ridefiniscono le classi energetiche in vigore dal 1° marzo 2021. ecco la guida completa al bonus mobili, con relativi link ufficiali (nella sezione Informative Tecniche & Risorse Consulenziali).

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Tabella dei Contenuti

Bonus mobili 2021: come funziona la detrazione fiscale fino a € 16.000,00

Il contributo consiste nella detrazione IRPEF del 50 % accordata ai contribuenti per ottenere un ausilio delle le spese di acquisto di nuovi mobili ed elettrodomestici: il contesto però rappresenta una discriminante, in quanto sarà disponibile solo per immobili sottoposti a lavori di ristrutturazione edilizia. L’incentivo difatti lavora a supporto del bonus ristrutturazione e deve necessariamente seguire i lavori di ristrutturazione: la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente quella di acquisto di mobili o elettrodomestici in detrazione.

La detrazione statale del 50% spetta anche quando i beni acquistati sono stati acquisiti per l’arredamento di un ambiente diverso dall’immobile oggetto di intervento di ristrutturazione edilizia, oppure quando mobili ed elettrodomestici sono per l’immobile corrente ma l’intervento cui è collegato l’acquisto è stato effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso (anche se accatastata autonomamente).

Bonus mobili ed elettrodomestici: chi può beneficiare dell’incentivo

La Legge di Bilancio 2021 proroga e conferma questa detrazione del 50 % avviata dal 1° gennaio 2020. Si dovrà effettuare la richiesta in sede di dichiarazione dei redditi con uno sgravio fiscale ripartito in 10 quote annuali di pari importo. Una differenza del 2021 riguarda il tetto massimo di spesa, che diventa di € 16.000,00 massimi, a differenza del precedente tetto massimo di € 10.000,00. Eseguire lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari consentirà l’accesso al beneficio più volte: l’importo massimo, difatti, è in relazione a ciascuna unità abitativa che viene ristrutturata.

Che tipologia di elettrodomestici sono incluse nell’incentivo? Le detrazioni scaricabili riguardano l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), sebbene sia necessario tener conto delle nuove etichette in vigore dal 1° marzo 2021 che ridefiniscono le classi di consumo.

Le nuova etichette energetiche: tipologie di elettrodomestici inclusi nel bonus mobili

Le nuove etichette energetiche riportano solo la scala da A a G, sostituendo le vecchie etichette che variavano dalla A+++ alla D. Ovviamente in cima alla categoria troviamo gli apparecchi che consumano meno energia, classificati come “elettrodomestici verdi”. Per capire come avere un riscontro sulla nuova scala energetica (e quindi comprendere quali elettrodomestici accedono alla detrazione fiscale) si dovrà partire dalla lettera C della nuova classificazione energetica. Mettendo a confronto le due scale energetiche sarà più facile comprendere i nuovi valori che determineranno i nuovi standard.

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Vecchia etichetta energetica Nuova etichetta energetica dal 1° marzo 2021
A+++ A
A++ B
A+ C
A D
B E
C F
D G

Elenco di spese detraibili al 50% per il bonus mobili ed elettrodomestici

Il tetto massimo di spesa entro il quale sono riconosciute le agevolazioni fiscali di 16.000,00 (corrispondente quindi ad € 8.000,00 detraibili) riguarda sia la spesa sostenuta per acquistare forniture nuove, sia quella per acquistare elettrodomestici in classe energetica alta. Grazie all’Agenzia delle Entrate è stato messo a disposizione dei privati un elenco esemplificativo degli acquisti ammessi, come per esempio:

  • arredi e mobili:
    • letti
    • armadi
    • cassettiere
    • librerie
    • scrivanie
    • tavoli
    • sedie
    • comodini
    • divani
    • poltrone
    • credenze
    • materassi
    • illuminazione;
  • elettrodomestici (classe energetica non inferiore C – D per i forni):
    • frigoriferi
    • congelatori
    • lavatrici
    • asciugatrici
    • lavastoviglie
    • apparecchi di cottura
    • stufe elettriche
    • forni a microonde
    • piastre riscaldanti elettriche
    • apparecchi elettrici di riscaldamento
    • radiatori elettrici
    • ventilatori elettrici
    • apparecchi per il condizionamento.

Bonus mobili: quali lavori danno diritto agli incentivi

Si può ottenere il bonus mobili senza ristrutturazione? Praticamente no, perché, come ad esempio per il superbonus 110% (ed il Superbonus 110% Semplificato), esistono dei lavori che, se eseguiti, danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici. È bene però specificare quali lavori di ristrutturazione attivano il bonus mobili.

Ecco i lavori che attivano il bonus mobili:

  • Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Esclusi i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti;
  • Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, in caso fosse stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati: gli interventi dovranno essere eseguiti da imprese di costruzione che entro 18 mesi dal termine dei lavori venderanno l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni condominiali.

Quindi tutti i lavori di manutenzione ordinaria su appartamenti privati (tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione pavimentazione, sostituzione di sanitari, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus mobili.

Quali sono quindi i lavori di manutenzione straordinaria che danno diritto a richiedere l’incentivo per i mobili e gli elettrodomestici?

Rientrano nella manutenzione straordinaria gli interventi di:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza,
  • realizzazione dei servizi igienici,
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso,
  • rifacimento di scale e rampe,
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate,
  • costruzione di scale interne,
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
  • interventi con la finalità di utilizzare fondi energetiche rinnovabili (stufa a pellet, impianti dotati di generatori di calore, alimentati da biomasse combustibili, installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione estiva ed invernale a pompa di calore).

Per quanto riguarda la ristrutturazione edilizia vengono inclusi gli interventi di:

  • ristrutturazione della facciata,
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone,
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda,
  • apertura di nuove porte e finestre,
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

Per restauro e risanamento conservativo invece ci si riferisce a questi interventi:

  • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti,
  • ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.
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In relazione agli interventi di manutenzione ordinaria sulle parti comuni di edifici condominiali si fa riferimento a tali tipologie di lavori eseguiti:

  • tinteggiatura pareti e soffitti,
  • sostituzione di pavimenti,
  • sostituzione di infissi esterni,
  • rifacimento di intonaci,
  • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni,
  • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni,
  • riparazione delle grondaie,
  • riparazione delle mura di cinta.

Ovviamente i condomini hanno diritto alla detrazione suddivisibile per la propria quota in relazione esclusiva ai beni acquistati e destinati ad arredare queste parti condominiali comuni.

Mentre gli interventi di adozioni di misure atte a prevenire il rischio di compiere atti illeciti da parte di terzi e la realizzazione di posti auto o box di pertinenza non daranno diritto alla richiesta del bonus mobili.

Durante i lavori di ristrutturazione potrebbe essere necessario custodire i propri arredi in un posto sicuro, per evitare che si rovinino o si sporchino durante le operazioni. Contatta i nostri partner di depositomobili.it e ottieni un preventivo senza impegno per il deposito dei mobili nella tua città.

Come ottenere la detrazione fiscale 50% per il bonus mobili 2021

Per beneficiare del bonus mobili del valore massimo di € 16.000,00 sarà essenziale inserire le spese sostenute in sede di dichiarazione dei redditi, compilando il modello 730 o il modello Unico: così facendo la detrazione verrà riconosciuta come rimborso fiscale IRPEF. Non è però l’unica operazione necessaria per vedersi riconosciuto il bonus: sarà necessario aver eseguito i pagamenti tramite bonifico parlante o in ogni modalità idonea e aver trasmetto relativa comunicazione ENEA per l’acquisto degli elettrodomestici. Oltre al bonifico parlante, vengono riconosciute altre modalità di pagamento come il bonifico, pagamento tramite carta di credito / debito, escludendo quindi i pagamenti tramite assegno e contanti. Anche in caso di bonifico bancario e postale, si dovrà utilizzare l’apposito mezzo di pagamento designato dalla propria banca o dalle Poste Italiane per affrontare le spese correlate. In relazione alla dichiarazione ENEA è bene ricordare la necessità di conservazione dei documenti necessari per la richiesta del bonus, oltre alla stessa comunicazione, documenti come:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. 

Bonus mobili  e elettrodomestici 2022 

Il bonus mobili e elettrodomestici 2022 prevede la detrazione Irpef del 50% fino ad un massimo di 10.000 euro per l’acquisto di mobili e elettrodomestici. Per accedere alla detrazione fiscale del bonus mobili e elettrodomestici è necessario effettuare i pagamenti attraverso bonifico o carta di credito. È ammesso il finanziamento a rate mentre pagare con assegni o contanti o altri mezzi non permettono di accedere all’incentivo. 

Bonus Mobili e Elettrodomestici come funziona 

Per usufruire del bonus mobili e elettrodomestici 2022 è necessario acquistare mobili e elettrodomestici in classe energetica A+ non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavastoviglie, le lavasciugatrici e asciugatrice alla classe F per frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Tutte queste classi di elettrodomestici permettono un consistente risparmio energetico. 

Sono detraibili con il bonus mobili e elettrodomestici anche le cucine e i mobili di arredamento realizzati su misura da artigiani. Fanno parte del bonus mobili anche letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo. 

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Sono, invece, esclusi dall’elenco dell’agevolazione gli arredamenti e elettrodomestici come porte, pavimenti, tende, complementi di arredo, aspirapolvere, scope elettriche e apparecchiature per la pulizia, macchine per cucire o per maglieria, tessitrici, ferri da stiro, tostapane, friggitrici, frullatori, macina caffè, phon e piastre per capelli, coltelli elettrici, spazzolini elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi, sveglie, orologi, scaldabagno o boiler elettrici, bilance, computer, stampanti, telefoni, videocamere, televisori, tablet, smart TV e trapani. 

Bonus Mobili e Elettrodomestici come ottenerlo

Per ottenere il bonus mobili e elettrodomestici 2022 ed usufruire del contributo è necessario conservare l’attestazione del pagamento, la fattura di acquisto dei beni o lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente insieme alla natura, quantità e qualità dei beni acquistati. Senza dimenticare l’invio della comunicazione ENEA. 

Il bonus mobili e elettrodomestici si ottiene specificando nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute e spetta solo al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. 

Nell’importo delle spese sostenute per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifici, carte di credito o di debito). 

Quali lavori danno l’accesso al bonus mobili e elettrodomestici

Il bonus mobili ed elettrodomestici 2022 è strettamente collegato alla ristrutturazione di un immobile (di proprietà o in comproprietà), a partire da almeno una singola unità immobiliare o parti comuni condominiali. La ristrutturazione può aver avuto luogo anche l’anno precedente l’acquisto di nuovi mobili. 

Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione. 

Per ottenere l’agevolazione è necessario che la data dell’inizio dei lavori preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di recupero del patrimonio edilizio siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Gli interventi necessari per avere la detrazione sono

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus; 
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza; 
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali; 
  • per le parti comuni di edifici condominiali, tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta. 

Ricordiamo che per il bonus mobili e elettrodomestici la spesa detraibile nel 2023 e 2024 avrà un limite massimo di 5.000 euro. 

Informative Tecniche & Risorse Consulenziali

F.A.Q. per Bonus mobili ed elettrodomestici: requisiti ed importi

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