Anche per il 2023 è possibile per le aziende accedere al Bonus donna per assumere lavoratrici disoccupate ed usufruire dello sgravio contributivo previsto. Il Bonus donne è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2021 per il biennio 2021-2022 ma è stato prorogato anche per il 2023.
La nuova Legge di Bilancio ha confermato il Bonus donna disoccupata nella parte relativa allo sgravio contributivo del 100% sull’assunzioni delle lavoratrice senza occupazione ma a aumentato il limite massimo dell’importo entro la quale le aziende devono rimanere per sfruttare l’agevolazione, da 6.000 a 8.000 euro annui.
Vediamo insieme come funziona il Bonus donne disoccupate ed a chi spetta l’agevolazione.
- Seleziona un giorno di tuo gradimento
- Scegli un orario comodo per te
- Prenota la tua consulenza specializzata!
Tabella dei Contenuti
Cos’è il Bonus donne disoccupate?
Il Bonus donne disoccupate è la misura che vuole incentivare l’assunzione delle lavoratrici senza occupazione con l’esonero contributivo al 100% per i datori di lavoro che le mettono sotto contratto.
Infatti, il Bonus donna Inps coinvolge esponenti di sesso femminile che sono considerate in situazione di svantaggio economico e sociale.
Le donne assunte dalle aziende devono essere alternativamente:
- disoccupate da più di dodici mesi ed avere almeno 50 anni di età ;
- disoccupate da almeno sei mesi senza limiti di età e residenti in Regioni che beneficiano dei Fondi strutturali europei;
- disoccupate da almeno sei mesi senza limiti di età che operano in settori lavorativi in cui non è garantita la parità di genere;
- donne senza un lavoro da 24 mesi senza vincoli di residenza e di età .
Per poter usufruire dell’esonero contributivo previsto dal Bonus Inps donne, il calcolo temporale della situazione di svantaggio arriva fino alla data di assunzione della disoccupata.
Come funziona il bonus donna?
Abbiamo detto che il Bonus donna riguarda l‘esonero contributivo del 100% per le aziende che assumono lavoratrici in situazione di svantaggio occupazionale fino al limite di 8.000 euro annui.
I contratti che possono beneficiare dello sgravio contributivo del Bonus donna sono le assunzioni con:
- contratti a tempo determinato ed indeterminato;
- la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato;
- il rinnovo dei contratti a tempo determinato;
- contatti a tempo parziale;
- contratti di cooperativa di lavoro;
- contratti in somministrazione.
Il Bonus donna disoccupata è valido per dodici mesi per i contratti a tempo determinato o quelli prorogati e per diciotto mesi per i contratti a tempo indeterminato o quelli a termine trasformati in contratti stabili.
Chi assume le donne disoccupate devono essere datori di lavoro del settore privato che non devono essere per forza imprenditori. Infatti, chi assume le lavoratrici con il Bonus donne possono essere datori di lavoro privati ma anche del:
- settore agricolo;
- enti pubblici economici, morali ed ecclesiastici;
- consorzi di bonifica e industriali;
- gli Istituti autonomi case popolari;
- enti pubblici trasformati in società di capitali ma a capitale pubblico;
- gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza con personalità giuridiche e che si sono convertite ad associazioni private;
- aziende speciali che si sono formate in consorzio.
Per poter usufruire del Bonus donne disoccupate i datori di lavoro devono assumere lavoratrici svantaggiate, soddisfacendo il requisito l’incremento occupazionale netto, ovvero la differenza tra il numero degli occupati di ogni mese ed il numero degli occupati presenti in azienda in media dei dodici mesi precedenti.
Ricordiamo che il Bonus donna è cumulabile con altre agevolazioni contributive a meno che queste ultime non prevedano l’incumulabilità con altre misure di sgravio ed esoneri di pagamento dei contributi.
Come richiedere bonus donne disoccupate?
I datori di lavoro che vogliono beneficiare dell’esonero contributivo del Bonus donna devono farlo telematicamente, accedendo ai servizi del sito web dell’Inps.
Nel servizio dedicato, il datore di lavoro deve inviare la comunicazione di ogni evento che riguarda la lavoratrice assunta come la proroga del contratto, la trasformazione dello stesso e naturalmente l’assunzione.
Ottenuta l’autorizzazione dall’Inps, il datore di lavoro deve segnalare nel flusso Uniemens la lavoratrice a cui si rivolge l’esonero contributivo del Bonus donne seguendo i suggerimenti del messaggio inviato dall’Ente.
Lo sgravio contributivo del Bonus donne disoccupate riguarda le assunzioni eseguite entro il 31 dicembre 2023.
Vedi anche: